Afghanistan, sangue sul voto per eleggere il nuovo presidente: 246 attacchi dei talebani

Afghanistan, sangue sul voto per eleggere il nuovo presidente: 246 attacchi dei talebani
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Sabato 14 Giugno 2014, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 10:06
Sono cominciate alle 7 (le 4,30 italiane) le votazioni in Afghanistan per il ballottaggio da cui emerger chi, fra gli ex ministri Abdullah Abdullah e Ashraf Ghani, succeder al presidente Hamid Karzai.

Primo a votare è stato il presidente della Commissione elettorale indipendente (Iec), Yousuf Nuristani. Due ore prima dell'apertura dei seggi, un razzo è caduto su Kabul, senza fare però vittime.



In occasione del primo turno, tenutosi il 5 aprile scorso, Abdullah ha ottenuto il 45% dei voti e il secondo classificato, Ghani, il 31,6%.





Le operazioni di voto si sono chiuse ufficialmente alle 16 (le 13,30 italiane) anche se la legge elettorale prevede che quanti si trovino in fila ai seggi potranno esercitare il loro diritto. Secondo le autorità governative nonostante i numerosi attacchi dei talebani e le difficoltà di approvvigionamento di schede in molti seggi, nel complesso la giornata si è svolta normalmente.



Alla chiusura dei seggi, la Commissione elettorale indipendente (Iec) ha ricordato oggi a Kabul che il risultato provvisorio del voto sarà fatto conoscere il 2 luglio, mentre il vincitore sarà proclamato ufficialmente il 22 luglio.



Le autorità governative e gli stessi candidati hanno manifestato ottimismo per una alta affluenza alle urne in questa decisiva giornata elettorale. I talebani da parte loro avevano minacciato di fare di tutto per sabotare l'andamento del voto.



Almeno 200.000 uomini della sicurezza sono stati dispiegati nelle 34 province per proteggere le operazioni di voto. Giorni fa l'ex ministro degli Esteri Abdullah è sfuggito ad un attentato a Kabul che ha causato la morte di alcune sue guardie del corpo.




I due aspiranti alla successione del presidente afghano Hamid Karzai, gli ex ministri Abdullah Abdullah e Ashraf Ghani, hanno votato dichiarando di volere una elezione trasparente e senza brogli.



All'uscita del seggio l'ex ministro degli Esteri Abdullah ha detto chiaramente che «respingo qualsiasi tentativo di inserire in modo fraudolento schede nelle urne con il mio nome». Da parte sua l'ex ministro delle Finanze Ghani ha assicurato di voler «accettare serenamente un responso trasparente delle urne anche se non dovessero favorire la mia candidatura».




L'appello di Karzai. Il presidente Hamid Karzai ha rivolto un appello agli afghani a recarsi in massa alle urne per rafforzare il processo democratico in corso nel Paese. Dopo aver espresso il suo voto nel ballottaggio da cui dovrà emergere il suo successore alla massima carica dello Stato, Karzai ha detto che «oggi gli afghani stanno facendo un altro passo nel cammino verso la pace, il progresso e la stabilità nazionale». Dopo quasi 13 anni al potere, Karzai lascerà la presidenza al vincitore del ballottaggio, che vede impegnati gli ex ministri Abdullah Abdullah e Ashraf Ghani.



L'offensiva dei talebani. A metà giornata dall'apertura dei seggi in Afghanistan i talebani hanno annunciato di aver «sferrato 246 attacchi in tutto il paese» e secondo un calcolo provvisorio realizzato sulla base di quanto reso noto dai media afghani, le vittime civili sarebbero almeno una ventina nell'est e nel sud del paese, fra cui 5 bambini nella provincia di Khost.



In un comunicato dell'Emirato islamico dell'Afghanistan diffuso dai talebani a metà giornata, si assicura che a partire dalle 7, ora di apertura dei seggi, i militanti hanno sferrato «246 attacchi in tutto il Paese». Nella loro pagina in Internet, gli insorti però sottolineano solo una operazione suicida realizzata vicino alla Porta di Kabul a Kandahar City, capoluogo della omonima provincia. Nessuna delle azioni di disturbo delle operazioni di voto ad opera dei talebani afghani nel giorno in cui si svolge il ballottaggio per designare il successore del presidente Hamid Karzai è stata tale da danneggiare seriamente il processo elettorale.



Per quanto riguarda la violenza politica, invece, l'agenzia Pajhwok segnala che sostenitori di uno dei candidati del ballottaggio, Abdullah Abdullah, hanno sparato a Jalalabad, nell'est dell'Afghanistan, contro un gruppo di militanti dell'altro candidato, Ashraf Ghani Ahmadzai, uccidendone tre e ferendone vari altri.
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