Loris, Veronica dimessa dall'ospedale: «Ma se non vedo mio figlio piccolo morirò»

Veronica Panarello
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Lunedì 2 Marzo 2015, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 09:38

I medici dell'ospedale di Agrigento hanno firmato le dimissioni di Veronica Panarello, che era stata ricoverata dopo avere sbattuto la testa in cella per uno svenimento. Nei confronti della mamma di Loris, secondo quanto apprende l'ANSA da più fonti, è in corso il trasferimento in carcere. La donna è stata sottoposta a più esami clinici, comprese due Tac, che hanno escluso danni o patologie che richiedano il ricovero in ospedale. Pertanto i medici che l'hanno avuta in cura l'hanno dimessa. «Voglio vedere mio figlio piccolo, se non lo vedo morirò». Resta però costante la preoccupazione, ripetuta ossessivamente, di Veronica Panarello che dal giorno in cui è stata arrestata ripete: «Lotto per mostrare la mia innocenza e scoprire il colpevole dell'omicidio di Loris».

La donna è svenuta l'altro ieri in cella dopo essere uscita dal bagno.

Veronica Panarello, come conferma il suo legale, l'avvocato Francesco Villardita, che è andata a trovarla in ospedale, è stata sottoposta a due Tac, che hanno avuto esito negativo.

L'esame è stato ritenuto necessario dai medici dell'ospedale perchè la mamma di Loris cadendo ha sbattuto la testa per terra. «Mi ha detto che continua a alimentarsi - ha riferito l'avvocato Villardita - ma adesso è sotto cura con delle flebo. Certo ha evidenti sintomi di cattiva assimilazione, visto che pesa circa 40 chili. Tra il rilascio di succhi gastrici e violenti mal di testa lei continua a ripetere costantemente, senza fermarsi mai: «Voglio vedere mio figlio piccolo, se non lo vedo moriro» e lotto per mostrare la mia innocenza e scoprire il colpevole dell'omicidio di Loris. Adesso - chiosa il penalista - chiederemo la cartella medica per capire che cosa fare».

Veronica Panarello è detenuta nel carcere di Agrigento con l'accusa di avere ucciso il figlio Loris, di 8 anni, strangolandolo con delle fascette di plastica e di avere poi gettato in un canalone, di contrada Mulino Vecchio, il corpo. La convalida del suo arresto è stata convalidata sia dal Gip di Ragusa che dal Tribunale del riesame di Catania. Le indagini, che sono ancora in corso, sono delegate a polizia di Stato, squadra mobile e carabinieri di Ragusa.