Scossa di terremoto magnitudo 3.7: notte di paura a Firenze

Scossa di terremoto magnitudo 3.7: notte di paura a Firenze
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Domenica 13 Settembre 2015, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 10:42
Spavento tanto, ma nessun danno a persone e cose secondo quanto accertato finora. Il terremoto è tornato a battere, ancora di notte, nel Chianti fiorentino dove altri eventi sismici si erano verificati tra dicembre e marzo scorsi, creando non poca apprensione.



Alle 3.04 è stata registrata una scossa di magnitudo 3.7, a una profondità di 9 km, tra i comuni di San Casciano e Greve, nella zona di Montefiridolfi, già epicentro in passato, a sud del capoluogo toscano dove peraltro il sisma è stata avvertito così come pure a Siena, a Prato e anche a Pistoia, riferisce la Protezione civile della Città metropolitana di Firenze. Numerose le chiamate ai centralini di vigili del fuoco e anche della Protezione civile, anche sui social network è rimbalzato lo spavento.



C'è stato chi ha avvertito un boato, il letto tremare, la «botta». Alcune famiglie sono scese in strada, ma si è trattato di qualche «caso sporadico», «non si sono verificate situazioni critiche», si spiega in una nota delle amministrazioni comunali di San Casciano, Greve, Barberino e Tavarnelle, i territori più prossimi all'epicentro, insieme a Impruneta.



«I primi riscontri effettuati dai tecnici comunali e dai volontari della Protezione civile - si aggiunge nella nota dei quattro Comuni - non hanno fatto emergere alcun problema agli edifici. La scossa è stata avvertita nettamente da tutta la popolazione chiantigiana». «Continueremo a monitorare la situazione - commentano i sindaci Massimiliano Pescini, Paolo Sottani, David Baroncelli e Giacomo Trentanovi - in modo da essere aggiornati continuamente sull'evoluzione del sisma che questa notte si è verificato - precisano - con un singolo episodio».



Anche il presidente della Toscana si è informato, telefonando al sindaco di San Casciano Eventi simili in Chianti, scosse superiori a magnitudo 3, ha fatto il conto la Protezione civile provinciale, si sono verificati già altre 16 volte a dicembre e 2 a marzo, spesso di notte.
La scossa più forte il 19 dicembre, 4.1, registrata peraltro di mattina: allora l'Ingv parlò di uno sciame sismico - decine e decine le scosse - «di cui era impossibile prevedere la durata», fu disposta per precauzione anche la chiusura delle chiese, oltre che delle scuole e furono non pochi a dormire fuori casa.