Sla, le secchiate di acqua gelata servono: raccolti in Italia centomila euro in 48 ore

Sla, le secchiate di acqua gelata servono: raccolti in Italia centomila euro in 48 ore
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Domenica 24 Agosto 2014, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 10:29

Le secchiate d'acqua gelata per la Sla 'funzionano' e stanno facendo impennare in Italia le donazioni per la ricerca sulla Sclerosi laterale amiotrofica. La moda dell'Ice Bucket Challenge sta contagiando tutti e oggi è toccato al presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, che ha nominato Silvio Berlusconi, Beppe Grillo e il presidente della Lazio, Claudio Lotito.

Doccia ghiacciata anche per l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, che ha annunciato una donazione alla Fondazione Stefano Borgonovo ed ha nominato il presidente del Real Madrid Florentino Perez, il proprietario dell'Atletico Madrid Miguel Angel Gil e il tennista Nole Djokovic.

Tuttavia le secchiate gelide sono tutt'altro che un semplice tormentone estivo, considerando il boom delle donazioni: si sono letteralmente impennate dai 40.000 euro registrati sabato mattina ad oltre 100.000, e soltanto per l'Aisla, la più grande delle associazioni impegnate in Italia nella lotta alla Sclerosi Lateriale Amiotrofica (Sla). «È stata un'idea straordinaria, che ha coinvolto tutto il mondo, un successo fantastico», dice entusiasta il presidente dell'Aisla, Massimo Mauro.

Ex calciatore, Mauro è stato con Gianluca Vialli anche il fondatore della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport.

La Sla (o morbo di Lou Gehrig, malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni) è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce i neuroni che controllano il movimento. Tra le conseguenze, la perdita della capacità di deglutire, di articolare la parola e di controllare i muscoli scheletrici, con una progressiva paralisi. Secondo le stime dell'Aisla la malattia colpisce circa 6.00 persone in Italia e le sue cause sono sconosciute. Accertarle è uno degli obiettivi della ricerca. «Da un mese - prosegue Mauro - tutto il mondo parla della ricerca sulla Sla: era una malattia dimenticata, ma adesso non lo è più grazie a questa vera e propria campagna di comunicazione».

Non ci sono dubbi, aggiunge, che l'idea delle secchiate d'acqua gelata abbia un «valore straordinario», considerando quanto «in Italia sia difficile donare poichè, al contrario di quanto avviene negli Usa, le donazioni non sono detraibili». I fondi sono destinati alla ricerca, attraverso la fondaziojne AriSla, fondata da Telethom, Cariplo, Aisla e Fondazione Vialli e Mauro. «Ogni anno - spiega Mauro - alla ricerca viene destinato un milione, assegnato ai vincitori di bandi aperti a tutti i centri di ricerca europei e selezionati da un comitato scientifico».

«Un cristiano sa dare. La sua vita è piena di atti generosi – ma nascosti – verso il prossimo». È bastato un tweet di papa Francesco dall’account Pontifex, ieri, per “gelare” l’Ice Bucket Challenge, virale campagna con secchiate di acqua gelida per sostenere la raccolta fondi per la ricerca contro la Sla, cui il Pontefice era stato chiamato a partecipare dalla cantante Shakira.

Il principio cristiano dell’elemosina segreta («Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra») è stato il tema scelto dal Papa per la sua riflessione social ed è andato subito ad alimentare il dibattito sulla sfida ghiacciata, in Italia divenuto caldo, in particolare, dopo la partecipazione di Matteo Renzi, primo premier a sottoporsi al rituale della secchiata. La campagna, partita in America a fine luglio, tramite i social network si è diffusa rapidamente in tutto il mondo, coinvolgendo gente comune e personaggi noti in un crescendo di video-contributi che vede ogni giorno arricchirsi l’elenco di vip bagnati in performance da milioni di like che, in Italia, però non corrispondono a milioni di donazioni.

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