Crollo alla Reggia di Caserta: cede una parte di tetto

Crollo alla Reggia di Caserta: cede una parte di tetto
3 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Maggio 2014, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 15:55

Nuovo crollo alla Reggia di Caserta. Il primo maggio scorso una porzione del tetto della zona ovest del Palazzo Reale, occupata dalla Scuola Specialisti dell'Aeronautica Militare, è crollato sui locali sottostanti, dove sono le camerate, al momento non occupate, degli allievi specialisti. Al piano inferiore alle camerate ci sono le aule della scuola e ancora più in basso gli appartamenti storici.


Voragine nel tetto Abbiamo attivato il pronto intervento per le immediate riparazioni - assicura il Soprintendente per il Polo Museale Speciale della Città di Napoli e della Reggia di Caserta Fabrizio Vona - purtroppo negli anni scorsi i fondi per la manutenzione non erano adeguati e sufficienti». «Il primo maggio scorso notammo dalle finestre degli appartamenti storici un foro nel tetto e inviammo subito una segnalazione all'Aeronautica - spiega la funzionaria della Soprintendenza Flavia Belardelli, responsabile del settore architettonico, impegnata oggi pomeriggio in un sopralluogo dei danni con i responsabili dell'impresa edile che dovrà eseguire i lavori - poi, sempre nel corso della stessa giornata, il foro si è esteso diventando una voragine.

Crediamo sia un problema di scarsa manutenzione».

Infiltrazioni d'acqua Per una settimana, dunque, il foro è rimasto scoperto con abbondanti infiltrazioni d'acqua tenuto conto delle piogge dello scorso weekend. «La competenza sulla manutenzione del tetto spetta al Mibact», fanno sapere dalla Scuola Specialisti dell'Aeronautica.

Il precedente Non è il primo crollo alla Reggia Vanvitelliana. Tra settembre e ottobre 2012 crollarono porzioni di cornicioni sempre nel lato del monumento occupato dalla Scuola Specialisti dell'Aeronautica.

Lavori Da allora le quattro facciate della Reggia sono transennate in attesa che inizino i lavori di restauro, per i quali sono stati stanziati in totale 21 milioni di euro; la prima parte delle opere, per la quale è stata prevista una prima tranche del finanziamento pari a 9 milioni di euro, sarebbe dovuta partire nell'aprile scorso, come annunciato dal direttore regionale dei Beni Culturali della Campania Gregorio Angelini. La gara d'appalto si è comunque conclusa con l'aggiudicazione dei lavori, ed è probabile che prima dell'estate i lavori possano iniziare. Da quest'anno però i fondi per la manutenzione dovrebbero sensibilmente aumentare, tenendo conto dell'autonomia finanziaria di cui gode da qualche mese la Soprintendenza Speciale, che le permetterà di tenersi tutti gli incassi realizzati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA