Migranti, nuova strage: 18 morti a sud di Lampedusa: asfissiati dai motori

Migranti, nuova strage: 18 morti a sud di Lampedusa: asfissiati dai motori
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Sabato 19 Luglio 2014, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 13:24

Sarebbero diciannove i morti del tragico viaggio di un barcone partito dalla Libia con centinaia di migranti a bordo (la cifra non ancora confermata). Due persone sono ricoverate in gravissime condizioni in ospedali di Palermo. Altri 41 migranti sarebbero morti in un altro viaggio partito da Tripoli mentre a Salerno è approdata la nave Etna della Marina con a bordo 2.186 persone.

Asfissiati dai fumi del motore Dal natante sarebbe partito un Sos raccolto da un mercantile a circa 80 miglia dalla costa di Lampedusa. Diciotto persone sono state trovate asfissiate dai fumi del vecchio motore nella stiva del barcone e sono state caricate sulle motovedette che hanno soccorso anche tre uomini che apparivano in gravi condizioni. Uno di loro, durante il trasferimento verso Lampedusa, è deceduto, mentre gli altri due sono stati portati in ospedale.

«​Altri 41 morti» Sta per giungere alla banchina di Porto Empedocle (Ag) il mercantile panamense «City of Sidon», con a bordo 61 migranti di origine subsahariana - in prevalenza provenienti da Gambia, Mali e Ghana - soccorsi giovedì a 36 miglia a Nord di Tripoli. Il mercantile era stato dirottato dalla centrale operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto dopo una chiamata, con telefono satellitare, che informava della presenza di un gommone in difficoltà con a bordo un numero imprecisato di persone. Durante le concitate fasi del soccorso e dell'imbarco dei migranti sul mercantile, il piccolo natante, già in precarie condizioni visto che imbarcava acqua, è affondato. Secondo le prime dichiarazioni dei naufraghi - che dovranno essere confermate dall'attività investigativa - a bordo del gommone sarebbero stati presenti 102 migranti. In 41, dunque, sarebbero caduti in mare.

Oltre 2.000 profughi a Salerno Intanto stamani è attraccata, nel molo 10 del porto commerciale di Salerno, la nave Etna della Marina Militare italiana con a bordo 2.186 migranti. Imponente lo schieramento di forze dell'ordine ma soprattutto del personale del sevizio sanitario. Tra i 2.186 migranti non si segnalano problemi di salute ma, come ha sottolineato il prefetto Gerarda Maria Pantalone, si tratta di persone stremate per un viaggio durato oltre due giorni. Sin dalle prime ore del mattino sono giunti in porto diversi pullman per il trasferimento dei migranti nei centri di accoglienza.

14 donne incinte Sei migranti sono stati accompagnati nella Caserma Pisacane di Salerno. Si tratterebbe di quattro egiziani e due magrebini. Avrebbero creato problemi a bordo nel corso della navigazione. Ci sarebbero anche 14 donne incinte. Tre le persone affette da diabete, due che presentano una lussazione a una spalla e un problema alla caviglia mentre sarebbero circa 700 i migranti che risultano disidratati. Al molo 10 del porto di Salerno è presente anche il prefetto Gerarda Maria Pantalone: «È una operazione complessa - ha detto - ma faremo ogni sforzo possibile affinché tutto vada a buon fine». Si è appreso che dei 2186 migranti, 300 saranno ospitati in Campania, di cui 120 nel Salernitano. Gli altri verranno smistati nei centri di accoglienza del Lazio, del Molise, della Toscana e del'Emilia Romagna. Intanto è stato fermato dalla Squadra Mobile di Ragusa un cittadino tunisino ritenuto lo scafista dello sbarco avvenuto ieri mattina poco dopo le 8 a Pozzallo (Ragusa) di 250 migranti, tra cui donne e minorenni, soccorsi dalla nave 'Pelusò della Guardia Costiera.

Rimpatrio per 500 marocchini Degli oltre 2.000 migranti, oltre 500 sono di nazionalità marocchina. Verranno rimpatriati. Tremila pasti caldi sono già pronti per essere distribuiti. L'autorità portuale ha anche attrezzato un capannone refrigerato per una prima accoglienza dei profughi. Preparati anche 100 posti letto nel caso in cui i migranti non dovessero essere subito trasferiti nei centri di prima accoglienza.

«Molte famiglie disperate» «Abbiamo imbarcato molte famiglie e tanti bambini spinti dalla disperazione a compiere questo viaggio verso le nostre coste», ha raccontato l'ammiraglio Mario Culcasi, comandante del 21esimo gruppo navale impegnato nell'operazione Mare Nostrum, giunto nel porto di Salerno con la nave Etna. L'ammiraglio Culcasi ha anche aggiunto che tra i migranti che stanno sbarcando ci sono 500 persone recuperate tre giorni fa, a 60 miglia a Sud dello Stretto di Sicilia, a bordo di un barcone che stava per capovolgersi a cui hanno dato assistenza altre navi della Marina Militare.

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