Prostitute e mendicanti, ipotesi Daspo

Prostitute e mendicanti, ipotesi Daspo
di Sara Menafra
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Giovedì 5 Marzo 2015, 05:53 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 15:25
Affidare maggiori poteri di polizia a questori e prefetti anche in materia di decoro e degrado urbano. Ovvero dar loro la possibilità di intervenire su temi che vanno dalla prostituzione al cosiddetto accattonaggio, passando per i locali notturni troppo rumorosi, con provvedimenti interdittivi. Per fare l'esempio più noto alle cronache, l'ipotesi su cui sta lavorando il ministero dell'Interno, darebbe a questori e prefetti la possibilità di applicare anche in queste materie ordinanze analoghe al Daspo, il provvedimento col quale attualmente possono impedire l'ingresso allo stadio ad alcuni tifosi, a prescindere da eventuali responsabilità penali.



I POTERI DI INTERDIZIONE



Al momento, l'idea allo studio dei tecnici del Viminale e degli esperti più vicini al ministro Angelino Alfano è solo uno studio. Un primo testo potrebbe essere pronto nelle prossime settimane ma in ogni caso i tempi di approvazione non sarebbero immediati, visto che si pensa di mandare avanti la proposta tramite un disegno di legge di iniziativa governativa. Ma nonostante le prudenze del caso, la prospettiva di ampliare i poteri di intervento nel cosiddetto ”diritto di polizia” permettendo ordinanze interdittive o restrittive, potrebbe diventare presto una realtà. La modulazione degli interventi sarebbe ovviamente molto più ampia rispetto a quella attualmente prevista per il calcio: per fare qualche esempio, le ordinanze potrebbero impedire ad alcune persone di accedere a specifiche zone della città o ad un certo locale di tenere il volume della musica particolarmente alto. Violata la prescrizione, scatterebbe una vera e propria sanzione penale. Il tema è delicato e farne un articolato di legge non sarà facile, visto che qualche anno fa la Consulta è già intervenuta limitando i poteri di ordinanza dei sindaci su decoro e ordine pubblico.

L'INCONTRO CON L'ANCI



Di come affrontare la tematica, Alfano discuterà certamente questa mattina al vertice fissato col presidente dell'Anci Piero Fassino e con il delegato sulla legalità Luigi De Magistris. L'associazione dei comuni accoglierà il ministro con alcune proposte specifiche su almeno tre punti. Prima di tutto la proposta di ”armonizzare” le polizie provinciali e quelle locali, tanto più che le province sono state abolite. Quindi, affidare nuovi poteri ai sindaci sempre in tema di degrado ed ordine pubblico. Una ipotesi questa, che andrà coordinata con quella a cui lavora il ministero e dovrà stare comunque nei limiti della sentenza della Corte costituzionale. Infine, l'Anci chiederà maggiori tutele per i sindaci minacciati: «Molti amministratori onesti vengono lasciati di fatto da soli in prima linea. Lo stato non può abbandonarli», spiega il sindaco De Magistris. Tra i temi in agenda anche la difficile partita dell'immigrazione: l'Anci segnalerà ad Alfano che nonostante gli accordi presi ormai quasi un anno fa in tema di immigrazione, non tutte le regioni stanno facendo la loro parte. Lombardia e Veneto, in particolare, non sembrano disposti ad accogliere i rifugiati che sarebbero stato loro ”attribuiti” per quota.