Eh si perché quest’uomo (o donna) favoloso che vi permetterà di diminuire lo stress e massimizzare il risultato relazionale, lo potete tranquillamente creare online su www.invisibleboyfriend.com e www.invisiblegirlfriend.com . Lo slogan è geniale “Finalmente un fidanzato (o una fidanzata) cui la tua famiglia potrà credere”.
Il servizio infatti comprende “prove sociali” dell’esistenza del partner. Ogni mese sarà possibile ricevere fino a 100 sms dall’uomo/donna dei sogni, lettere scritte a mano (per i romantici un po’ vintage) e messaggi vocali (sulle telefonate interattive ci sono ancora problemi, ma whatsapp e segreterie possono venire in aiuto).
All’accesso al sito viene richiesto un selfie, poi si procede alla “costruzione del partner”: gli si da un nome, si sceglie la foto, l’età e persino la personalità. Per i meno fantasiosi, il sito aiuta persino a costruire la storia. Scegliendo due o tre opzioni si riceve immediatamente un feedback dall’amato/amata del tipo: “ci siamo incontrati su un volo da Roma a Parigi. Ti ho aiutata con il tuo bagaglio e abbiamo parlato per tutto il viaggio. Dopo esserci scambiati i numeri, tu ti sei avvicinata sussurrando ‘ci vediamo presto’.
L’idea è venuta a Matthew Homann – come egli stesso ha raccontato a diverse testate giornalistiche che hanno “scoperto” il suo sito di servizi – dopo aver divorziato qualche anno fa. Deluso dalle esperienze con partner reali, l’uomo – che si definisce un “avvocato in fase di recupero” con un problema di “disordine da surplus di idee” – ha così deciso di acquistare il dominio InvisibleGirlfriend.com per 7 dollari.
La risposta di Homann ai cuori solitari virtuali stanchi di delusioni reali, sembra riecheggiare un po’ il film “Her”, in cui un triste e abbandonato Joaquin Phoenix si innamora del sistema operativo di un computer, e pone (forse) qualche domanda di carattere esistenziale-filosofico sulla natura delle relazioni ai tempi di internet, che potrebbe essere argomento della prossima pubblicazione di qualche esimio studioso. Ma il vero problema è che, al momento, esiste solo una versione in inglese… e come si fa a spiegare alle nonne poco poliglotte cosa c’è scritto nel messaggio inviato da quel bel faccino che avete salvato sul cellulare?