Calabria, rimborsi pazzi: in nota spese viaggi all’estero, lap dance, ombrelloni e lettini

Calabria, rimborsi pazzi: in nota spese viaggi all’estero, lap dance, ombrelloni e lettini
di Claudia Guasco
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Venerdì 26 Giugno 2015, 23:47 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 17:08

Due milioni e mezzo di euro. Denaro che, secondo i magistrati, nella scorsa legislatura non è stato speso per lodevoli attività istituzionali ma per rinfrancanti tappe in pasticceria, generosi regali di nozze, pernottamenti principeschi all’Hotel ”Fairmont Montecarlo”. Oltre che per il biglietto d’ingresso a uno spettacolo di lap dance.

«PREPARAZIONE MAGISTRALE»

La data, 29 agosto 2010, coincide in modo sospetto con il periodo delle vacanze e il conto è all’altezza dell’albergo, 1.268 euro. A offrire il soggiorno messo in nota spese dall’ex capogruppo del Pdl e assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele sono i contribuenti calabresi, che tra il 2010 e il 2010 hanno foraggiato acquisti che nulla hanno a che fare con la politica e la gestione della regione.

Nel gran calderone delle pezze giustificative è finito di tutto: pernottamenti nello stesso luogo in cui è fissato il domicilio (Agazio Loiero, due sequestri per 15.600 e 13.900 euro), materiale edile (Bruno Censore (10.173 euro), tazzine, libri, gratta e vinci, «creazione di siti internet non connessi all’attività del gruppo» (Carlo Guccione, 27.186,07 sequestrati). E come rileva il procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza nella richiesta di misura cautelare, quando i capigruppo sono stati interrogati «hanno reso dichiarazioni gravemente mendaci cercando di dissimulare la realtà». Il 17 giugno 2013 viene ascoltato Giovanni Bilardi, senatore Ncd, ex capogruppo della giunta Scopelliti e il pm mette in fila tutti gli scontrini sospetti: «Sedie a sdraio, ombrelloni, lettini, 100 euro al ”Lido balneare delle Stelle”, spese farmaceutiche come «la preparazione magistrale farmacia Scerra». Risposta di Bilardi: «Io il medico faccio... qualcuno si è potuto sentire male... in quel momento l’ha presa e poi...». E poi c’è una penna Mont Blanc, 6.050 euro per «Ipad, Iphone e Ipod»,, cravatte e foulard per 650 euro, un regalo di nozze presso l’agenzia di viaggi Delia e 1.200 euro per una manifestazione nel rione Santa Caterina. Un esborso che, per Bilardi, rientra perfettamente nella normativa regionale: «Nel momento in cui c’è presente uno di noi all’interno della manifestazione... perché non è solo una manifestazione canora, prima si discute di politica e del gruppo regionale». In altri casi però le scuse non reggono e si ricorre a stratagemmi grotteschi, come nel caso del televisore Grundig 32 pollici. Un video agli atti dell’inchiesta riprende Carmelo Trapani, collaboratore di fiducia di Bilardi, che riporta la tv a Palazzo Campanella. Questo avviene dopo che, durante un interrogatorio, il pm chiede al senatore se l’apparecchio si trovi nella sede del gruppo. L’indagato conferma. «Quindi se noi andiamo lì troviamo questo Grundig LC 32 pollici?», insiste il magistrato. Facendo scattare l’immediato trasloco del televisore. Grande spazio, nella lista dei rimborsi, riguarda inoltre il cibo. In ordine sparso ci si imbatte nei seguenti scontrini: 50 euro di rosticceria a La Silana, 10,50 all’Harry’s bar Botricello (erano le 2,13 del mattino), 4,40 euro per 280 grammi di speck, 15,87 per «ricotta, bocconcini, fior di Sila e butirro». A tavola ci si tratta bene: 250 euro da Ottavio a Roma per «mazzancolle alla Catalana, pesata totale 700 gr», 150 euro all’Approdo di Vibo Valentia per «ostriche n.3 pasti». E tra le spese di Fedele compaiono viaggi a Lugano, Londra e New York, con tanto di cena a «Le Caprice» per quattro persone.

”EPIDEMIA DI SONNO”

C’è anche chi ai convivi preferisce la cultura: l’associazione musicale ”New Beat Generation» ha beneficiato del sostengo economico del vicepresidente Vincenzo Ciconte (69.510 euro sequestrati), Loiero si è fatto rimborsare «I promessi sposi audiolibro, Romeo e Giulietta, Viva la grammatica», il presidente del consiglio regionale Domenica Talarico (13.175 euro sequestrati) ha comprato venti copie del testo ”Epidemia di sonno” e nove di ”Lega & Padania”. E se alla fine i soldi scarseggiano, come dice un indagato al telefono, tutto può essere compatibile con l’articolo 4 della legge 2002 sui finanziamenti ai partiti. «Nomina uno e gli dici: collabora con il gruppo. Tu dici che il gruppo è buono, magari ti vedi a casa tua con 5 o 6 casalinghe... gli puoi fare un contrattino di collaborazione o rimborso a piè di lista forfettario».