LATINA - Dopo tante parole sui Ppe, ora ci pensa il Comune ad agire. Sia l’amministrazione comunale sia quella regionale sui Piani particolareggiati esecutivi dei quali si parla ininterrottamente a Latina da ottobre, hanno detto tanto e fatto quasi nulla.
Il sindaco Giovanni Di Giorgi annunciò che li avrebbe bloccati, ma così non è stato. La Regione sostiene che sono illegittimi, ma per ora non ha fatto nulla. Ora ci pensano dagli uffici di piazza del Popolo a fare qualcosa. Il settore Edilizia è pronto a stipulare una “Convenzione per l'attuazione delle previsioni urbanistiche di Piano particolareggiato”, così come si legge sul frontespizio della determina. Non è un piano qualsiasi, è il Ppe R3, quello del famoso cantiere bloccato in via Quarto e dell’eucaliptus abbattuto. La convenzione prevede che una società ceda gratuitamente un terreno di 258 metri quadrati destinato a viabilità. In sostanza è l'atto propedeutico al rilascio della concessione che consentirà di realizzare su via Ombrone un edificio residenziale di 1.085 metri quadri, una palazzina di tre piani. In quella strada il Ppe prevede la costruzione di cinque nuovi palazzi.
Le richieste del privato ovviamente sono legittime, da interpretare la scelta dell’amministrazione che all’improvviso ha deciso di stipulare una convenzione, un atto che ha il sapore della scelta: quella di portare avanti - come si legge nel titolo della determina - “l'attuazione alla previsioni urbanistiche di Piano particolareggiato”.
