Rifiuti, Di Carlo riconsegna delega dopo
fuori onda a Report: «Chi sbaglia paga»

L'assessore Mario Di Carlo
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Lunedì 24 Novembre 2008, 12:09
ROMA (24 novembre) – Lo aveva annunciato e lo ha fatto: l'assessore regionalealle Politiche della casa Mario Di Carlo,all'indomani del fuori-onda della puntata di Report sulla Rai dedicata al piano rifiuti della Regione Lazio, in cui parlava della sua amicizia con l'avvocato Cerroni, ha rimesso l'incarico sui rifiuti al presidente Marrazzo. «Mi scuso per quanto accaduto. Un politico deve fare attenzione ai fuori-onda e io non l'ho fatto», ha detto.



L'annuncio In mattinata Di Carlo aveva annunciato: «Oggi alle 17.30 riconsegnerò al presidente Piero Marrazzo la delega sui rifiuti. La situazione non permette che deleghe così importanti siano gestite da un ingenuo». Per il sindaco Alemanno «le affermazioni fatte ieri sera dalla trasmissione Report sulla questione Ama sono estremamente gravi», e annuncia di scrivere una lettera alla Giunta regionale nella quale invita «una revisione immediata e profonda del piano regionale dei rifiuti».



Di Carlo ha spiegato: «La trasmissione mi dipinge come un volgare maneggione probabilmente anche corrotto Sono una persona onesta, sono solo un ingenuo. Ho risposto per due ore a domande sul piano rifiuti del Lazio, sui gassificatori di Roma e Albano, sugli inceneritori di San Vittore e Colleferro, sulle discariche di Roma, Guidonia, Viterbo, Latina, Roccasecca, Colleferro, Civitavecchia e Bracciano. Sulla raccolta differenziata - prosegue Di Carlo - e non mi sono accorto che all'intervistatore di tutto questo non importava nulla».



Le parole su Cerroni. Di Carlo prosegue nel suo racconto spiegando che «finita l'intervista, e apparentemente spente le telecamere, per un'altra ora gli ho parlato in modo intollerabilmente volgare purtroppo, e me ne scuso, della storia di amicizia tra me e l'avvocato Cerroni (gestore della discarica di Malagrotta, ndr). L'ho fatto perché conosco l'intervistatore da 20 anni. Ho visto che nella trasmissione sono state utilizzate solo quelle frasi che consentivano di raccontarmi come una macchietta. Quindi - aggiunge - con la mia ingenuità ho contribuito ad alimentare questo clima di sospetti».



«Non querelerò Report - ha poi aggiunto Di Carlo - Non ho mai querelato nessuno. Mi piacerebbe che fosse mandato in onda sia l'intervista che il fuori-onda per contestualizzarlo. Credo di avere una storia e una dignità da difendere».



Nel Lazio c'è un monopolio. «Nel Lazio non c'è un monopolio sulla termovalorizzazione e sulle discariche. Nell'intervista di Report io chiarisco anche questa storia», dice ancora Di Carlo. Per quanto riguarda la termovalorizzazione, ad esempio, ha spiegato che «sono previste 9 linee da 10 MW ciascuna: tre dalla Co.La.Ri. (il consorzio facente capo a Manlio Cerroni), due di Gaia e 4 di Acea.



Nessuna relazione con le figlie di Cerroni. Di Carlo ha poi chiarito di non aver mai avuto «un rapporto sentimentale con le due figlie dell'avvocato Cerroni: ho un rapporto di amicizia con lui».



Il sindaco invita la Giunta regionale e Piero Marrazzo a fare «una revisione immediata e profonda del piano regionale dei rifiuti dove ci sono grosse incongruenze e grandi problemi che vanno affrontati urgentemente». Il rischio è che la Regione Lazio, ed in particolare la città di Roma «rientrino nell'emergenza rifiuti».



A Roma un impianto gestito dall'Ama. A Roma potrà essere realizzato un impianto di combustione dei rifiuti gestito da Ama, ha poi detto Alemanno: «Stiamo ragionando in questo senso perché riteniamo che nel piano dei rifiuti attuale ci sia un'insufficienza di impianti e si fa ricorso ad ampliamenti delle discariche - ha detto il sindaco -Serve dunque un altro impianto pubblico, per far sì che ci sia più incidenza del pubblico sul privato. Noi pensiamo che a gestirlo deve essere l'Ama».



Marrazzo. Il presidente della Regione, Piero Marrazzo, al termine di un incontro con Di Carlo ha detto: «Manterrò le deleghe ai rifiuti e all'energia, di cui sono rimasto sempre titolare, presso la presidenza», precisando che l'incarico «non uscirà fuori dal mio staff. Non condivido l'intervista di Mario Di Carlo e soprattutto non condivido i toni - ha aggiunto - Per me i giornalisti non hanno mai responsabilità, fanno il loro lavoro». Poi Marrazzo ha detto di essere pronto ad incontrare il sindaco e i suoi tecnici per discutere del piano rifiuti: «Roma e il Lazio non sono in emergenza rifiuti - ha precisato - lo potrebbero essere se non si raggiungono alcuni obiettivi, tra cui quelli della raccolta differenziata e dell'impiantistica. Personalmente ritengo che il vero grande obiettivo sia la raccolta differenziata».



Passerelli si dimette dal Cda dell'Ama. Intanto Antonio Passerelli, ex membro del Consiglio di Amministrazione dell'Ama, si è dimesso: «Questa mattina ho presentato le mie dimissioni, irrevocabili, al presidente di Ama Spa - ha detto - Queste dimissioni sono il frutto di una semplice riflessione: da un lato il normale rispetto per l'azionista (peraltro supportato da una volontà popolare inequivoca) e l'istituzione comunale che rappresenta, dall'altro l'urgenza di dotare Ama Spa di linee d'indirizzo e di un piano industriale che siano in grado di rilanciare e rafforzare l'azienda e il "Pubblico" nella gestione del ciclo dei rifiuti». Passerelli precisa di avere sempre avuto, come obiettivo strategico, la riduzione della produzione dei rifiuti e il rilancio della raccolta differenziata anche attraverso il porta a porta ma di osservare «con rammarico come non sempre le mie indicazioni hanno trovato, nel resto del Cda, l'adeguata sensibilità per una opportuna valorizzazione».