Regionali, respinto ricorso Pdl Roma
Appello della Polverini al Quirinale

Polverini e Alemanno a Piazza del Popolo (Massimo Percossi - Ansa)
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Domenica 28 Febbraio 2010, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 23:11
ROMA (28 febbraio) - E' ancora caos nel Pdl Lazio che al momento risulta essere non ammesso alla competizione elettorale di marzo. La Corte d'Appello ha respinto l'istanza presentata dal Pdl nella quale si chiedeva di essere riammessi dopo che la lista per la provincia di Roma è stata esclusa per un ritardo nella presentazione della documentazione. La candidata del Pdl Renata Polverini fa un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché garantisca il voto, a tutti i cittadini, anche quelli del Pdl («si tratta solo di un problema buroscratico, la burocrazia non uccida la democrazia») e Ignazio Abrignani, responsabile elettorale del Pdl, annuncia un nuovo ricorso entro domani ed eventualmente un ricorso anche al Tar e al Consiglio di Stato.



Polverini: non cancelliamo la democrazia.
«Cari amici, come certamente molti di voi sapranno stiamo subendo una grave ingiustizia. C'è il rischio reale che il Pdl, principale partito del Paese, non possa partecipare alle prossime elezioni regionali del Lazio. Questo perché nel momento della presentazione formale delle liste è stato fisicamente impedito ai nostri delegati di ultimare la consegna del materiale necessario. Si tratta di un episodio di incredibile gravità, assolutamente estraneo alle regole democratiche e al confronto politico». Lo scrive Renata Polverini sul suo blog.



«Inutile dire che io non mi tiro indietro - continua la candidata del centrodestra alle regionali - Oggi più che mai sono convinta che c'è bisogno di un profondo cambiamento nella nostra regione. Siamo forti delle nostre idee e dei nostri convincimenti. Chi pensa di fermarci in questo modo vuole, infatti, solo cancellare la Democrazia. Sono certa che i cittadini del Lazio vogliono voltare pagina e cancellare la cattiva amministrazione, le prepotenze e le ingiustizie che troppo spesso sono costretti a subire. Da oggi pomeriggio alle cinque dal mio gazebo di piazza del Popolo inizieremo a distribuire gomme da cancellare, perché saremo noi a cancellare quello che non funziona in questa regione, e non il contrario».



Boniver: esclusione dal sapore golpista. «Non si è mai vista una vicenda simile come quella della mancata presentazione delle liste del Pdl a Roma. Sospetto che non sia solo materia per civilisti ma si tratti di un episodio ben più grave di teppismo politico al limite dell'eversione. Confido che si trovi una soluzione giusta perchè l'esclusione del partito di maggioranza relativa è inaudita e vagamente golpista». Lo ha detto l'on Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del Comitato Schengen.



Nieri: ridicolo parlare di complotti.
«Che la legalità sia rispettata sino in fondo. Se esistono delle regole condivise, queste vanno osservate. La legalità non è un principio che si può invocare a giorni alterni o solo contro gli immigrati – è quanto dichiara l'Assessore al Bilancio della Regione Lazio ed esponente di Sinistra Ecologia Libertà Luigi Nieri in merito al ritardo da parte del Pdl nella consegna delle liste elettorali – Non devono e non possono esistere scorciatoie di nessun tipo. Se il Pdl non ha rispettato le regole è giusto che sia escluso dalla competizione elettorale».



Pdl in piazza per maratona oratoria. Da domani alle 15 a piazza San Lorenzo in Lucina inizierà una maratona oratoria ad oltranza. Lo ha annunciato la candidata del Pdl alla presidenza della regione Lazio Renata Polverini intervenendo a piazza del Popolo di fronte ai suoi sostenitori. La maratona durerà fino al pronunciamento del ricorso sulla lista del Pdl che sostiene la candidatura di Polverini. «Alla presentazione delle nostre liste - ribadisce Polverini - ci sono state due persone che sono state intimidite. Questa è una violenza. Lo dico al Partito radicale: dimostri oggi la sua battaglia per la democrazia, come io ho fatto in passato per le loro iniziative a favore dei diritti delle persone. Vengano ora in piazza - conclude Polverini - a restituirci questo piacere».



Radicali: non c'è motivo di condividere le battaglie del Pdl.
«I Radicali nelle settimane scorse hanno chiesto invano alle istituzioni di rispettare la legge elettorale. Oggi il PdL chiede una immotivata deroga a questa stessa normativa, facendo perno sul suo peso elettorale. Non ci sono le basi per scendere in piazza con loro». Così il segretario di Radicali Roma, Ricardo Magi, risponde all'appello lanciato in piazza del Popolo dalla candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio Renata Polverini.



Polverini: Berlusconi sconcertato. «Abbiamo sentito il presidente Berlusconi, è sconcertato per quanto accaduto» ha riferito la Polverini. «C'è sempre la lista civica - ha aggiunto - Vinceremo lo stesso, perché c'è voglia di cambiamento».



Appello al Quirinale e alla magistratura anche da parte del sindaco Gianni Alemanno. L'appello «affinché venga garantito il diritto dei romani a esprimersi democraticamente. Anche la candidata presidente Emma Bonino e i partiti di centrosinistra dovrebbero essere consapevoli che non si può alterare in questo modo la libertà di espressione di tutta Roma e Provincia». Secondo Alemanno l'esclusione della lista deriva «dalla sovrapposizione di forzature comportamentali e di rigorismi burocratici».



Casini: non capisco appello a Capo dello Stato. «Mi auguro che il Pdl sia in grado di dimostrare la regolarità della presentazione della sua lista a Roma. Detto questo, non capisco come si possa evocare un intervento di Napolitano in materia di procedure elettorali, che sono regolate da leggi e norme precise. Bisogna mantenere la calma e non perdere il senso della misura. La campagna elettorale è ancora lunga e sono convinto che Renata Polverini abbia molte possibilità di vincere la sua sfida per il Lazio». Lo scrive il leader Udc Pier Ferdinando Casini sul suo sito internet.



Secondo Alemanno inoltre la Bonino dovrebbe battersi per le liste del Pdl. «Se la Bonino è fedele ad una lunga tradizione di battaglie democratiche portate avanti dai Radicali - ha detto il sindaco di Roma - dovrebbe essere la prima a chiedere alla magistratura di ammettere la lista del Pdl». «Qua si vede - ha proseguito Alemanno -se tante battaglie portate avanti dai Radicali per il diritto democratico sono vere o non sono vere e qual è l'atteggiamento del centrosinistra». «Credo che il centrosinistra - ha aggiunto - dovrebbe riflettere sull'opportunità di avere delle elezioni regionali così falsate dalla mancanza del Pdl».



Abrignani ha detto che il Tribunale ha respinto l'istanza perché «secondo loro la lista non è stata presentata e quindi non c'è diritto, una cosa assolutamente contestabile». Rispondendo alla domanda di un cronista che gli chiedeva se allo stato delle cose, la lista Pdl non ci fosse ha risposto: «si è così». Secondo alcuni rappresentanti di altre liste ieri il presentatore di lista per il Pdl Alfredo Milioni avrebbe tentato di consegnare parte della documentazione necessaria fuori tempo.



Il 4 mobilitazione del Pdl contro l'esclusione. Ad annunciarlo il coordinatore del Pdl del Lazio, Vincenzo Piso, nel corso di una conferenza stampa organizzata presso il comitato elettorale della candidata del centrodestra a presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Secondo Piso «non avere il Pdl in questa competizione elettorale sarebbe più che paradossale, sarebbe pazzesco. Per scongiurare questa ipotesi faremo tutto il possibile e apriremo anche una forte mobilitazione della nostra gente».



Pdl: l'esclusione della lista è infondata. «Ieri il Pdl ha presentato un'istanza in cui dice che l'esclusione della lista è infondata - ha detto Luca Malcotti, vice coordinatore vicario del Pdl di Roma e Lazio, il quale aveva ricordato che il Pdl potrà presentare un ulteriore ricorso in Corte d'Appello entro 48 ore , e infine rivolgersi al Tar.



Rotondi: in Pdl banda di incapaci. «L'onorevole De Luca da solo in Piemonte ha presentato in tre giorni una lista della Dc per Cota letteralmente pensata e realizzata in una settimana. I maestri del PdL hanno fatto perdere la Polverini a tavolino. Io ne ho piene le tasche di fare il parente povero in questa banda di incapaci. Nemmeno la campagna elettorale mi induce a misericordia». Lo dichiara - in una nota - il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi il quale sottolinea che «non è colpa dei dirigenti locali, ma è la dimostrazione dell'incapacità complessiva del Pdl».



Bonino: la lista non c'è, non esiste verbale. «Non vorrei che dopo le leggi ad personam, assistessimo a provvedimenti ad listam. Una innovazione degna di qualche altro regime». È categorica Emma Bonino, candidata per il centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio. «Noi non ci lamentiamo, ma nessuno abbia memoria corta. Questa lista semplicemente non c'è. Si parla di verbale aperto o chiuso. No -scandisce Emma Bonino nel corso di un incontro con Sinistra Ecologia e Libertà in un teatro romano - non c'è proprio. Questo è un punto di legalità da tenere ben fermo». «Un eventuale ricorso, se fosse riammessa la lista Pdl? «Stiamo con sette occhi. Seguiamo la vicenda e valutiamo».



Vittoria a Metà? No, la Polverini è comunque in campo. «Il problema non mi pare questo, la Polverini è in campo, ci sono liste che la sostengono». È quanto ha affermato la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio Emma Bonino rispondendo a chi le chiedeva se, in caso di vittoria contro la rivale del centrodestra Renata Polverini, non sarebbe stata una vittoria a metà, alla luce dell'assenza della lista del Pdl. «Non è questo il problema - ha ribadito Bonino - Mi sono battuta, mi batto e mi batterò perchè la legge sia uguale per tutti. Noi andremo avanti nella campagna elettorale - ha proseguito la leader radicale - parlando ai cittadini, dei loro temi, dell'urgenza della legalità, dello stato di diritto, dei problemi sociali, dello sviluppo del Lazio».



Battaglia (Pd): le regole non sono un optional. «Bene il respingimento dell'istanza del Pdl perché le regole non sono un optional come sembrano pensare alcuni suoi esponenti. Persino membri del governo e alleati del partito si sono dissociati da chi pretende di imporre l'illegalità. Una successiva riammissione, davanti ad una violazione palesemente sostanziale, sarebbe davvero scandalosa» afferma il consigliere provinciale di Roma del Pd, Pino Battaglia.



Zanda (Pd): che c'entra Napolitano?. «Non capisco cosa c'entri il presidente della Repubblica». Lo afferma il vicepresidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda. «In casi come questo - spiega Zanda - sono i fatti che determinano la decisione dei giudici. Se la lista elettorale c'è, è predisposta secondo le regole della legge elettorale ed è presentata nei termini fissati viene ammessa. Altrimenti, se mancano questi requisiti, non può essere accettata nè dal tribunale, nè dalla corte d'appello nè dalla Cassazione». «Nessuna giurisprudenza, nessuna dottrina da interpretare. Le regole vanno rispettate e i termini non possono essere derogati per nessuna ragione al mondo. La sciatteria e il senso di onnipotenza del Pdl hanno un limite chiaro, quello della legge».



Cesa: Pdl in stato confusionale. «Che il Pdl sia in stato confusionale non lo diciamo noi, ma appare chiaro ogni giorno» afferma in una nota, il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. «Questa mattina - aggiunge - mentre infuria la polemica tra Feltri e Fini, un autorevole ministro del Governo ci ha spiegato che il Pdl è una "banda di incapaci". Noi non vogliamo essere cosi lapidari, ma certo i grandi risultati sbandierati in questi due anni dal centrodestra sono solo fumo negli occhi degli italiani». Per Cesa «è il momento per un'alternativa, che va creata dal centro coinvolgendo i moderati, non certo vestendosi di viola e riscoprendo i più logori canoni dell'antiberlusconismo».



Olivieri (Udc): ieri non eravamo in tribunale. «Le dichiarazioni del segretario del Psi romano Atlantide Di Tommaso, il quale sostiene che l'Udc sia rimasta a guardare e non sia intervenuta durante i concitati minuti che ieri al tribunale di Roma hanno accompagnato la presentazione delle liste del Pdl per le elezioni regionali del Lazio, non corrispondono a verità». Lo afferma Marco Olivieri, responsabile dell' Unione di Centro per la presentazione delle liste elettorali. Olivieri sottolinea inoltre che «L'Unione di Centro, infatti, ha regolarmente presentato le sue liste venerdì 26 febbraio alle 18.55, mentre la bagarre di cui parla Di Tommaso è avvenuta ieri, sabato 28 febbraio, giorno in cui nessun delegato Udc era presente in tribunale».



Storace: la magistratura usi buonsenso. «L'esclusione del Pdl dalle Regionali avrebbe il sapore di un colpo di Stato. La sinistra, comunque, non si illuda: nel Lazio non molla nessuno» afferma Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.



Zingaretti: incredibile appello a Napolitano. «Renata Polverini è candidata e con molte liste a suo sostegno. Quindi il confronto democratico è pienamente libero e rispettato. Trovo, invece, stupefacente che ci si appelli al presidente della Repubblica e ai magistrati non per difendere un diritto, ma per cercare di coprire un abuso. Se un povero cristo compie degli atti in ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge ne paga tutte le conseguenze». Lo afferma il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.



Regionali, tutti i candidati a Roma
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