«La disgregazione dell'Ue - osserva parte da una chiusura nazionalista fatta di bugie e di stereotipi che instillano il sentimento di paura. Mi impressiona molto il muro di Calais, fra Francia e Inghilterra, che sono le più antiche democrazie europee, paesi a grande vocazione internazionale, con esperienze coloniali nel passato. E invece li assistiamo, per qualche migliaio di disperati, a un'autentica vergogna sul territorio europeo».
Bonino poi aggiunge: «Trovo peraltro che il dato della mobilità, delle migrazioni sia ormai talmente importante da apparire strutturale,anche per sopperire in Paesi come l'Italia, la Spagna, il Portogallo, la Germania, la Bulgaria a un evidente declino demografico, con la natalità che è in forte decremento. Per quanto riguarda il nostro Paese, aggiungiamo che oltre 100 mila persone se ne sono andate fuori a cercar lavoro. Quindi di queste risorse umane ne avremo, ne abbiamo bisogno, anche in termini numerici di occupazione. Sarebbe dunque molto più saggio - conclude Bonino - studiare e introdurre serie politiche di integrazione piuttosto che dire stupidaggini come li buttiamo a mare o chiudiamo i muri».
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