Gubbio, il dopo Stirati diventa un affare per sei

In campo Tasso, Girlanda, Fiorucci, Nafissi, Tognoloni e Della Porta. Nel comprensorio una sola lista a Costacciaro e Fossato di Vico. Duelli a Scheggia e Sigillo

Palazzo Pretorio sede della Residenza Municipale di Gubbio in piazza Grande
di Massimo Boccucci
3 Minuti di Lettura
Domenica 12 Maggio 2024, 08:56

GUBBIO - È un affare per 6 la successione di Filippo Mario Stirati, che dopo 10 anni di governo lascia palazzo Pretorio pronto a candidarsi alle prossime regionali, specie se il suo movimento (LeD-Liberi e Democratici) manterrà la guida del Comune. Sono, in ordine alfabetico, Francesco Della Porta (Pci e Per i Beni Comuni), Vittorio Fiorucci (Gubbio Civica Fiorucci sindaco, Club Millennials, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia), Rocco Girlanda (Gubbio Democratica, Gubbio Viva, Rinascimento Eugubino, Lista Baldinelli Alternativa per Gubbio), Leonardo Nafissi (Gubbio Città Futura, Gubbio Partecipa, Sinistra Possibile), Alessia Tasso (Liberi e Democratici, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano Socialisti Eugubini) e Gabriele Tognoloni (Cantiere Sociale Sinistra Eugubina). Sono 19 le liste, rispetto alle 13 del 2019 quando i candidati a sindaco furono lo stesso numero (6), con 341 in lizza per 24 posti in consiglio comunale.

Sorprese nelle liste

Nei LeD (23 candidati) che esprime Tasso ci sono il presidente uscente dell’assemblea consiliare, Stefano Ceccarelli e l’assessore uscente Simona Minelli, mentre si è ritirato come prospettato e tra non poco scalpore il giovane assessore ai Lavori pubblici, Valerio Piergentili. Nel Pd (16) ci sono il segretario ed ex arbitro Massimiliano Grilli, i consiglieri comunali Marco Cardile e Giovanni Manca (il fratello Sandro è con Gubbio civica nel centrodestra) con a sorpresa l’assessore Giovanna Uccellani (ex Scelgo Gubbio). Nei 5 Stelle (16) sono ricandidati gli uscenti Mauro Salciarini e Rodolfo Rughi dopo 10 anni di opposizione, oltre a una famiglia con marito, moglie e figlia. Fiorucci del centrodestra è sostenuto da 5 liste, compresa l’unica delle 19 con 24 candidati (Gubbio Civica) dove ci sono Mattia Martinelli e Roberto Minelli che per 10 anni hanno sostenuto Stirati e Spartaco Capannelli già assessore nel centrosinistra di Paolo Barboni. Nella Lega (18) guida il segretario Luca Ramacci e ci sono i consiglieri comunali Michele Carini e Sabina Venturi. In Fratelli d’Italia (17) il capolista è l’avvocato Francesco Gagliardi, in passato già candidato a sindaco e consigliere comunale, mentre in Forza Italia (16) la capolista è Carlotta Colaiacovo, figlia dell’imprenditore Giuseppe dei gruppi Financo e Gold, e il Club Millennials (17) apre con Mattia Grilli.

Nel progetto trasversale di Girlanda ci sono 4 liste: da Rinascimento Eugubino (21) guidato da Renzo Menichetti (assessore alla Cultura al tempo di Orfeo Goracci) a Gubbio Democratica (18) dell’ex sindaco Diego Guerrini), Gubbio Viva (16) con l’imprenditore Marcello Edera e Lista Baldinelli Alternativa per Gubbio (18) con il consigliere comunale Angelo Baldinelli. Il centrosinistra alternativo di Nafissi ha le liste Gubbio Città Futura (16) con i fratelli Jacopo e Federica Cicci, Gubbio Partecipa (17) con Carlo Pierotti, già candidato sindaco nel 2011 con la stessa lista, e Sinistra Possibile (16) con Virgilio Lispi ex sindaco di Fossato di Vico. Della Porta dei comitati ambientaliste ha le liste Per i Beni Comuni (20) con il docente universitario Raniero Regni e Katia Mariani e l’ex segretaria di Prc e dipendente della società partecipata Gubbio Cultura interamente di proprietà comunale, e Partito Comunista Italiano (16) dove spicca Giuseppe Merli, classe 1937. Infine, Tognoloni è sostenuto da Cantiere Sociale Sinistra Eugubina (17) con Ubaldo Bossi legatissimo all’ex sindaco Orfeo Goracci.

In due corrono da soli

Nel comprensorio dell’Alto Chiascio vanno al voto con una sola lista Costacciaro per il terzo mandato di Andrea Capponi (centrosinistra) e Fossato di Vico con Lorenzo Polidori (centrosinistra) che è il vicesindaco uscente: per essere eletti, scongiurando il commissariamento, dovrà recarsi alle urne almeno la metà più uno e loro due ottenere la metà più uno dei consensi. A Scheggia e Pascelupo cerca il tris Fabio Vergari (lista civica di centrosinistra) e l’alternativa è Fabio Masseroni (centrodestra). A Sigillo si ripresenta per il secondo mandato Giampiero Fugnanesi (centrosinistra) e fronteggia Claudio Rosati, rientrato dal Lussemburgo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA