Lazio, Tudor: «Da quando sono qui siamo primi in classifica. Futuro? Fissare gli obiettivi non porta a nulla»

Le parole di Igor Tudor in conferenza stampa a Formello

Lazio, Tudor: «Da quando sono qui siamo primi in classifica. Futuro? Fissare gli obiettivi non porta a nulla»
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 10 Maggio 2024, 15:31

A due giorni dalla sfida tra Lazio ed Empoli, Igor Tudor si è presentato in conferenza stampa a Formello. Ecco come si è espresso il tecnico biancoceleste in vista del match di domenica alle 12:30 all'Olimpico.

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La conferenza di Tudor 

Che segnali le ha dato la squadra in questa settimana?

«Abbiamo lavorato bene.

Ora dobbiamo definire la stagione con queste tre gare per chiudere bene questo percorso. Da quando sono arrivato la squadra ha lavorato bene e ora è seria e concentrata, consapevole dall’importanza della gara con l'Empoli».

Le festa dedicata al primo scudetto sarà di ispirazione? E sul futuro…

«Io sono concentrato nelle partite, poi per fare le valutazioni ci sarà tempo, ma non abbiamo fatto nessuna analisi da quel punto di vista. Qui siamo focalizzati sulle gare rimaste e si parlerà dopo. Poi certo che il passato ci deve ispirare, soprattutto le squadre vincenti che qui hanno portato due scudetti».

Sul post Monza...

«Abbiamo fatto un’analisi giusta, come facciamo sempre. Abbiamo lavorato sulle cose che ci sono piaciute o meno. Nell’arco di tante gare ci sta di farne una sottotono. Dall’altra parte c'era rammarico per i punti persi. La strada comunque è giusta, stiamo facendo un ottimo lavoro e domenica dovremo fare una grande prestazione e prenderci quello che vogliamo».

Su Immobile…

«Quello lo dico prima ai giocatori. Domani c'è la rifinitura e vedremo chi sceglierò».

Sulle reazioni di Zaccagni e Luis Alberto...

«Non c'è niente. Io guardo come voi tutti i giorni la televisione e ci sono sempre partite di calcio in cui qualcuno reagisce male al cambio, ma l'importante è stare nei limiti del comportamento giusto, niente di esagerato».

Cosa bisogna migliorare?

«Ormai il Monza è passato, concentriamoci su questa gara per la quale abbiamo lavorato sulla costruzione dal basso, catene, pressing alto. Siamo stati attenti sui calci piazzati dell’Empoli, sulle rimesse laterali, i cross, nella mentalità e l'attacco allo spazio. Ecco, su tutto questo».

Per lei è una sfida riportare la Lazio in Europa? E sulle differenze con Roma, Atalanta e Fiorentina…

«Io rispondo che sono concentrato sempre sul presente. Fare paragoni con altri e programmazioni non mi appartiene perché penso che non porta niente. La sfida è con se stessi per crescere come uomini e calciatori, questo dico sempre ai ragazzi. Solo con il lavoro si può crescere e meno si guardano gli altri e meglio è. Si vive meglio e si resta più cocentrati su se stessi».

Cosa manca nel processo di miglioramento?

«Il processo di miglioramento? Da quando sono arrivato la Lazio è prima in classifica insieme a Inter e Atalanta, quindi sinceramente dico che non dovrei migliorare nulla. Anzi, firmerei per i prossimi dieci anni facendo quello che abbiamo fatto finora».

Come sta Provedel? E su Mandas…

«Mandas ha fatto molto bene ed è un giovane con una prospettiva seria, ci ha dato tanto in queste gare, ma Provedel è il nostro numero uno e ha un gran valore. Ora sta trnando da un infortunio grave ed è in netta crescita. Per questa domenica non sarà ancora pronto al 100%, ma è a un buon punto».

Un punto sugli infortunati...

«Gila ci sarà sicuro per l’Inter e vediamo se ci sarà in panchina domenica».

C'è l'ambizione di arrivare a raggiungere certi livelli?

«L'ambizione ci deve essere sempre, altimenti che si fa in questo lavoro? Fissare gli obiettivi non porta a nulla, meglio lavorare».

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