Rifiuti, corruzione nelle concessioni sulle discariche: Lozza e Tosini condannati a 6 anni

Il pm:"Gli interessi pubblici sono stati piegati a quelli privati".

La discarica di Roccasecca
di Vincenzo Caramadre
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Martedì 7 Maggio 2024, 15:21 - Ultimo aggiornamento: 15:22

Sei anni di carcere per corruzione; due anni in più di quanto aveva sollecitato la pubblica accusa per i due protagonisti della vicenda giudiziaria legata alle indagini sul presunto scandalo delle discariche nella Regione Lazio. Valter Lozza, imprenditore della provincia di Frosinone, e Flaminia Tosini, ex dirigente del settore ambiente della Regione Lazio, sono stati condannati, questa mattina 7 maggio 2024, per corruzione dalla seconda sezione collegiale del tribunale di Roma. Un giudizio di primo grado che arriva a poco piu' di 3 anni dall'arresto dei due, operato dai carabinieri del Noe di Roma che aveva indagato sul loro conto, e su come venivano concesse le autorizzazioni regionali agli impianti dei rifiuti gestiti dall'imprenditore.

«Gli interessi pubblici sono stati piegati a quelli privati», aveva detto il sostituto procuratore Rosalia Affinito nella sua requisitoria, al termine della quale aveva chiesto una condanna a 4 anni ciascuno.

Le indagini, infatti, avevano disvelato un meccanismo che permetteva all'imprenditore di ottenere autorizzazioni ad ampliare, o a progettare impianti di rifiuti, dietro l'elargizione di regali di lusso e vacanze.

Nelle indagini le concessioni relative  alle discariche del Lazio tra le quali quella di Roccasecca, la prevista discarica a Montecarnevale di Roma e la discarica di Civitavecchia.

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