Non scherziamo, non può finire anche Guendouzi sul mercato. Il migliore della stagione, l'acquisto estivo più azzeccato. È scattato ieri sera, l'obbligo di riscatto dall'Olimpique (a 13 milioni dopo il prestito oneroso), con il pareggio del Cagliari e il dodicesimo posto praticamente matematico. Un regalo di compleanno per Matteo (ieri 25enne), ora la Lazio è convinta di poter far rientrare il caso. Giovedì un battibecco in allenamento con Tudor era stato offuscato da un edema al polpaccio. Sabato il francese era assente, in teoria per l'infortunio. Quindi la festa e il riposo. Oggi alla ripresa è atteso un chiarimento. Il ds Fabiani minimizza, farà da mediatore, nel bene e nel male Guendouzi ha un carattere di fuoco, ma deve accettare le scelte del nuovo tecnico. A Marsiglia non finì benissimo, stavolta si attendeva un nuovo inizio. Invece le frizioni fra i due erano riprese già al debutto dell'allenatore croato, con la prima esclusione contro la Juventus all'Olimpico: il centrocampista era subentrato e aveva sfornato l'assist per il gol di Marusic al 93'. L'abbraccio dopo l'esultanza polemica e le due gare successive sembravano aver chiuso ogni strascico. Invece no.
CASA IN ARRIVO
Appena Guendouzi ha capito che sarebbe finito in panchina contro la Salernitana, ha cambiato volto.
INFERMERIA
Oggi si torna al lavoro per preparare la partita contro il Genoa di venerdì pomeriggio. Romagnoli e Immobile possono già tornare a disposizione, erano di lieve entità gli infortuni al polpaccio e al ginocchio. Per Provedel se ne riparlerà a fine aprile-inizio maggio, l’interessamento dell’osso complica il recupero. Così come la lesione del legamento peroneo la guarigione completa di Zaccagni, che vorrebbe esserci a tutti i costi il 23 aprile contro la Juventus: il “miracolo” è lontano al momento. Da valutare la ricaduta di Luca Pellegrini (caviglia) e il Taty Castellanos: l'argentino ha lasciato prima il campo contro la Salernitana a causa di un affaticamento.