Bancario muore a 35 anni, i colleghi denunciano: «Colpa di un ambiente tossico, lavoriamo 100 ore a settimana»

Bancario muore a 35 anni, i colleghi denunciano: «Colpa di un ambiente tossico, lavoriamo 100 ore a settimana»
di Hylia Rossi
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Domenica 12 Maggio 2024, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 10:53

Leo aveva 35 anni, una moglie, due figli e, da circa un anno, un lavoro nel settore degli investimenti in banca (più precisamente, la Bank of America). Dopo un passato come militare nei Berretti Verdi, il giovane papà aveva intrapreso questa strada per cercare nuove opportunità per la sua famiglia. Invece, l'uomo è morto per un trombo acuto all'arteria coronaria lo scorso giovedì 2 maggio.

Ufficialmente, la sua dipartita è stata attribuita a cause del tutto naturali. Molti dei suoi colleghi e lavoratori di Wall Street hanno invece un'altra storia da raccontare e riguarda le condizioni insostenibili dell'intero settore, in particolare quando si tratta di chiudere un accordo particolarmente importante. Di recente, Leo Lukenas III aveva recentemente lavorato all'acquisizione da parte di UMB di Heartland Financial USA, Inc., vale a dire un accordo del valore di 2 miliardi di dollari.

Completato tre giorni prima della sua morte. 

Tempesta di fuoco a Wall Street

La morte di Leo ha causato un'ondata di preoccupazione tra i lavoratori di Wall Street e della Bank of America. Secondo quanto riporta il DailyMail, infatti, un bancario junior ha dichiarato in proposito: «Penso che quello che vogliamo tutti è semplicemente il riconoscimento di cosa è successo anziché negare che abbia avuto qualcosa a che fare con il lavoro. Vorremmo cominciare ad avere una conversazione che aiuti a migliorare la vita dei giovani bancari, una conversazione che sarebbe dovuta iniziare da tempo. Invece, non fa che peggiorare».

Sembra che il discorso continui a essere rilevante all'interno dell'azienda. Il bancario, infatti, ha affermato che ci sono state delle riunioni, in seguito alla dipartita dell'ex Berretto Verde, riguardo la possibilità di ridurre le ore di lavoro e aumentare le occasioni di portare avanti il lavoro da casa. Un ex impiegato ha fatto presente di essersi licenziato lo scorso anno proprio a causa degli orari improponibili, con settimane di lavoro regolare di 100 ore e nessun supporto in caso di esaurimento e burnout: «Ero al punto da svegliarmi con la nausea e la necessità di vomitare. La mia salute mentale era sotto i piedi e non c'era aiuto dal team».

Bank of America ha dichiarato, intanto, che la loro «completa attenzione è sul fare tutto ciò che è possibile per supportare il nostro team e la famiglia, entrambi devastati», e pagheranno per il funerale. Sulle lamentele scatenate dalla morte di Leo e le grida per condizioni di lavoro migliori, la banca non commenta. L'ex bancario Christopher Perkins, co fondatore dei Veterani di Wall Street, ha richiesto un'indagine sulla morte di Leo Lukenas: «Ti stiamo tenendo d'occhio, Bank of America, e ci aspettiamo da te completa trasparenza, assoluta responsabilità e il pieno sostegno alla famiglia».

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