Ita-Lufthansa, pressing di Giorgetti per le nozze. Ma il verdetto slitta

Incontro del ministro con Vestager a Bruxelles: pronti a tagliare nuove rotte ma il dossier va chiuso entro giugno

Nella foto un aereo della compagnia tedesca Lufthansa e sullo sfondo uno con la livrea di Ita
di Umberto Mancini
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Giovedì 25 Aprile 2024, 21:41

Aumenta il pressing sulle nozze Ita-Lufthansa. E anche l’irritazione dell’Italia per i ritardi accumulati in questi mesi. Per accelerare il matrimonio e sbloccare il dossier il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti è volato a Bruxelles per incontrare la commissaria alla Concorrenza Marghrete Vestager, che, come noto, ha alzato l’asticella per dare il via libera. L’obiettivo, al di là dei tatticismi, è quello di venire incontro ad una parte delle richieste della Commissione Ue, ma senza mettere a rischio l’alleanza. La richiesta di tagliare 39 tratte, tra rotte in Europa e quelle internazionali, viene infatti considerata insostenibile sul fronte economico. Una stima, mai smentita, parla addirittura di un buco nei ricavi intorno ai 600 milioni l’anno. Un sacrificio ritenuto insopportabile da Lufthansa, decisamente superiore ai benefici legati all’alleanza. Da qui la necessità - ribadita durante il summit - di mettere a punto nuovi rimedi, allungando i tempi della trattativa. La chiusura, fa però capire Giorgetti, non può slittare oltre giugno. Anche perchè a quel punto proprio i tedeschi potrebbero decidere di gettare la spugna, orientando la prua verso una nuova alleanza.

IL CONFRONTO

Il confronto è durato circa un'ora con toni franchi e cordiali.

E dallo spirito giudicato da entrambe le parti «molto costruttivo». Ma al di là dei sorrisi, i rimedi presentati su slot, rotte a breve e lungo raggio e lo scalo non sono ancora considerati. Tant’è che in questi giorni si lavorerà per introdurre modifiche soprattutto da parte di Francoforte. Di certo il D-day del 6 giugno, allo scoccare delle elezioni europee, non verrà rispettato. Dopo mesi di ammonimenti reciproci, frenate e tavoli tecnici, Giorgetti si è presentato a Palazzo Berlaymont per ribadire che bisogna «garantire un futuro positivo alla compagnia italiana, ai suoi lavoratori e ai viaggiatori».

Cauta la replica. Le soluzioni proposte da Francoforte e Roma rappresentano un «progresso» e i negoziati, sono indirizzati su una «traiettoria positiva», con le discussioni che non si concentrano più su cento quesiti ma su alcuni «aspetti fondamentali». Vestager chiede interventi «migliori» rispetto ai precedenti. Dentro al pacchetto, ha assicurato il Mef, ci saranno «ulteriori rimedi per rispondere alle preoccupazioni» di Bruxelles, «compresa la questione di alcune rotte».

La lente, come accennato, è puntata su 39 rotte a rischio di monopolio o duopolio, di cui dodici considerate critiche. Nei collegamenti tra l'Italia e l'Europa Centrale - stando ai rilievi Ue - Lufthansa e Ita «competono testa a testa con voli diretti, ma anche con voli indiretti» e la concorrenza appare dunque «limitata», proveniente in gran parte dalle low cost come Ryanair, impegnata dal canto suo a invocare la cessione di una significativa percentuale (il 30% circa) degli slot delle rivali per non opporsi davanti alla Corte Ue all'eventuale avallo di Bruxelles.

Sulle rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone a preoccupare è invece la massiccia presenza di Lufthansa con la sua joint venture. Resta poi il nodo degli slot a Milano-Linate per scongiurare una posizione dominate. Le sorti dell'operazione sembrano essere nelle mani della compagnia di Carsten Spohr che sta studiano il perimetro delle nuove concessioni, escludendo al momento l’ipotesi di mollare la presa.

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