Per l’occasione sono arrivati più di 100 Goliardi, qualcuno accompagnato anche dai familiari, dalle università di tutta Italia: Bologna, Roma, Bari, Ferrara, Firenze solo per citarne alcune. Tutti i partecipanti sono stati accolti in mattinata dagli organizzatori. Poi, dopo un pranzo di gruppo, l’orologio è tornato simbolicamente indietro nel tempo. Alle 15,30, con partenza da piazza della Repubblica, si è tenuto il tradizionale corteo con una esibizione finale in piazza IV Novembre. Lì lo spettacolo del Gruppo Sbandieratori Gualdo Tadino dei Giochi de le porte, tra prodezze con le bandiere e l’accompagnamento dei tamburini. Al termine, dal pulpito dello storico palazzo dei Priori, il Gripho Triumphans, il “capo” della Goliardia perugina, ha intonato il solenne inno Gaudeamus.
Ma la giornata fra storia e divertimento per i tanti che hanno assistito, scattando foto e facendo selfie già dalla mattina quando i ragazzi hanno animato il cuore della città, è poi andata avanti. Ci sono stati, fra gli altri momenti, i giochi di scherma storica, sempre in piazza IV Novembre, con il «Venerabilis Ordo Scorpionis» e, dalle 20.30, la cena di chiusura delle Feriae al 110 Caffè, in via Alessandro Pascoli, in piena cittadella universitaria di Elce.
Alla due giorni hanno partecipato anche alcune delegazioni europee (negli anni ne sono arrivate da Germania, Francia, Belgio, Polonia e Spagna) e studenti erasmus. La festa era già cominciata nel tardo pomeriggio di venerdì, con l’accoglienza delle delegazioni ospiti in piazza dell'Università e ai Giardini di palazzo Murena, sede del Rettorato. Poi alle 21, sempre nei giardini, spazio alla musica dal vivo e dj set, per un momento tradizionale che anche quest’anno ha raccolto grande interesse.
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