Bloccata nello Yemen, oggi il volo: «Sto bene». L'ex consigliera comunale con un gruppo di 40 italiani

Rientrerà questa mattina ad Abu Dhabi insieme agli altri 40 italiani con cui era in viaggio

Antonella Di Censo di Sulmona bloccata in Yemen dove è in vacanza
di Patrizio Iavarone
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Domenica 5 Maggio 2024, 06:30

«Sarà anche un posto sconsigliato dalla Farnesina, ma è un posto meraviglioso, che andava visto prima che si trasformi in una meta turistica di massa, con gli Emirati Arabi che hanno già avviato grossi investimenti e stanno realizzando resort». Antonella Di Censo, 50 anni, l’unica abruzzese del gruppo di turisti rimasti “prigionieri” sull’isola di Socotra, nello Yemen, non è affatto preoccupata. Ieri, anzi, ha fatto l’ennesima escursione sull’isola, con un tramonto d’incanto e una vacanza che difficilmente dimenticherà. Non solo per il posto paradisiaco, ma anche per essere rimasta bloccata per più di una settimana fuori programma.

IL RIENTRO

Rientrerà questa mattina ad Abu Dhabi insieme agli altri 40 italiani con cui era in viaggio: il charter con cadenza settimanale con il quale sarebbero dovuti rientrare il 30 aprile non è più partito.

I disordini politici nel Paese, nel mezzo da anni ad una vera e propria guerra civile, hanno spinto l’unica compagnia aerea che vola sull’isola, la Air Arabia, ad annullare il volo. Inizialmente al gruppo di turisti, che si erano recati a Socotra con un tour operator, era stato detto che il volo era stato cancellato per le avverse condizioni meteo, tant’è che Di Censo aveva scritto sul suo profilo Fb di essere bloccata sull’isola «senza vestiti, sapone e creme» a causa dell’arrivo di un monsone. Con il passare delle ore, però, si è scoperto che i motivi del mancato decollo erano ben altri: così un tour operator che era sull’isola con il gruppo ha allertato la Farnesina, che si è subito adoperata per far tornare indietro i connazionali. L’aereo che li recupererà partirà questa mattina alle 5,30 da Abu Dhabi e riporterà per le 8,30, ora locale, il gruppo negli Emirati Arabi. Un’operazione resasi necessaria, nonostante la Farnesina, anche tramite il sito “Viaggiare sicuri” sconsiglia i viaggi nel Paese in guerra. Malgrado ciò diversi italiani stanno continuando ad acquistare pacchetti di viaggio: «Chi parte per un viaggio - sottolineano fonti diplomatiche - deve mettere in conto i possibili disguidi e soprattutto accertarsi sempre con gli operatori turistici dell'esistenza di misure di protezione e sicurezza adeguate».

IL VIAGGIO

Antonella Di Censo, di Sulmona, ex consigliera comunale nella sindacatura Centofanti, insieme al gruppo vacanze composto perlopiù da veneti e milanesi, era partita per Socostra il 23 aprile: sarebbero dovuti restare una settimana in quel paradiso naturale, ma la loro vacanza si è prolungata forzatamente. Senza grandi preoccupazioni: «Stiamo tutti bene e trattati meglio – spiega Di Censo – siamo in una parte del Paese che è filoccidentale e sotto il controllo delle forze governative. Gli abitanti del posto sono molto accoglienti e disponibili, anche perché vivono sostanzialmente di turismo e per loro i turisti sono spesso l’unica fonte di reddito». Qualche disagio per il soggiorno prolungato, facilmente superabile: l’apprensione è stata più per quelli rimasti a casa. «Si, sto esagerando. Biglietti prenotati senza farsi troppe domande, occasioni prese al volo, viaggi inaspettati in posti "sconsigliati" – scrive l’ex consigliera sul suo profilo - Sarà che per me tutto ciò che è abitudine prima o poi diventa noia. Continuo a viaggiare ogni volta che posso. Perché tutto passa da qui: dalla volontà di arrivare a toccare i propri sogni con un dito. Questo è lo Yemen. Questa è Socotra».

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