Centrale nucleare, 800 in visita all'impianto di borgo Sabotino

Latina visita centrale nucleare aperta al pubblico Open Gate 2017 Sogin
di Lorenzo Salone
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Sabato 11 Maggio 2024, 22:10

L’IMPIANTO

Circa 800 persone hanno affollato l’ex centrale nucleare di Latina per il nuovo “Open Gate” organizzato da Sogin per accogliere i visitatori. Anche in questa occasione, come negli anni precedenti, la richiesta è stata molto alta, addirittura con una lista d’attesa. I tecnici della Sogin hanno guidato i visitatori nelle aree accessibili illustrando i vari passaggi delle attività di dismissione e progressivo smantellamento della centrale di Borgo Sabotino. Il “Responsabile cantieri di disattivazione” Gian Marco Mura spiega l’avanzamento dei lavori e la programmazione futura: «Al momento ci troviamo nella fase 1 di decommissioning, ovvero delle attività di dismissione della centrale. Questa fase dovrebbe terminare nel 2031 quando saranno rimosse e bonificate tutte le aree affette da vincolo radiologico, e quindi con il confezionamento di tutti i rifiuti radioattivi. A questo punto avrà inizio la fase 2, in cui verrà smantellato il nocciolo del reattore e le barre di grafite al suo interno. Al momento la seconda fase è in allestimento e ha bisogno di essere autorizzata a livello nazionale per diventare operativa, oltre che essere soggetta all’esito di studi internazionali sul trattamento della grafite» conclude Mura.

In questi giorni apre un importante cantiere per lo smantellamento dei 6 generatori di vapore posti sull’edificio del reattore, divisi in gruppi di 3 su 2 dei lati della costruzione. Il cantiere, su cui lavoreranno circa 20 persone, resterà aperto per circa 3 anni e costituisce un importante step nella rimozione del circuito primario della centrale. Nel 2025 invece apriranno due ulteriori cantieri che segneranno la fine della fase 1, il primo per la costruzione di un ulteriore deposito in cui poter stoccare rifiuti radioattivi (la centrale ne ha già a disposizione uno) e il secondo per la creazione di un sistema completamente automatizzato per la rimozione, il taglio e la decontaminazione delle alette di magnox, una particolare lega di metalli che si trova all’interno della grafite, posta a sua volta all’interno del nocciolo.

Smaltiti i generatori di vapore e il magnox, la fase 1 sarà terminata e potrà iniziare la fase 2, che si occuperà esclusivamente della grafite.

Un importante aspetto nella dismissione di una centrale nucleare come quella di Latina, costruita nei primi anni ’60, è la continua necessità della costruzione di strutture funzionali allo stoccaggio dei rifiuti, o alla gestione dei cantieri che vengono aperti. «Negli anni della sua costruzione, infatti, la centrale non era stata assolutamente pensata in nessuna delle sue parti per essere dismessa, come invece avviene adesso nella progettazione delle strutture civili più moderne – commenta Gabriele Deodato, vice-capo sito – e spesso quindi, quando affrontiamo una nuova fase della dismissione, dobbiamo costruire delle strutture ex novo. È stato per esempio il caso del deposito di cui disponiamo oggi: questo è organizzato in due campate e contiene circa 1720 fusti di rifiuti radioattivi ad attività molto bassa. Questi sono stati “condizionati”, quindi trasformati in un monolite di cemento e posti all’interno di un contenitore di acciaio inox. Questa è la forma che li rende idonei ad essere conferiti all’interno del deposito nazionale, il luogo in cui l’Italia gestisce in sicurezza i rifiuti radioattivi provenienti dalle sue centrali nucleari» spiega Deodato, in merito alla complessità delle operazioni di decommissioning della centrale. Giornate come queste degli “Open Gate”, organizzate da Sogin, l’azienda che cura lo smantellamento della centrale, servono proprio a questo: «Per noi è importante far entrare i cittadini qui dentro, per mostrare che non vengono fatte cose “strane” e anzi renderli partecipi delle operazioni che svolgiamo qui, cercando di renderle comprensibili e trasparenti – spiega il Responsabile Mura – Ed infatti notiamo una grande partecipazione. Si pensi che solo nel sito pontino tra ieri e oggi abbiamo avuto circa 800 visitatori».

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