Arbitri, Var a chiamata in arrivo: come funziona il nuovo sistema Fifa, la segnalazione dagli allenatori

L’esperimento è già partito, ma per ora riguarda i Paesi che hanno meno risorse

Arbitri, Var a chiamata in arrivo: come funziona il nuovo sistema Fifa, la segnalazione dagli allenatori
di Alberto Abbate
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Sabato 18 Maggio 2024, 00:19 - Ultimo aggiornamento: 00:20

Erano quattro amici al Var, che volevano cambiare il mondo. Chissà se molto presto Var, Avar e i due tecnici della sala di controllo verranno sostituiti dal «Football Video Support». L’ultima invenzione potrebbe essere un ritorno al futuro.

Ormai dal 2023 (riunione dell'Ifab a Londra), la Fifa sta lavorando all’introduzione di una chiamata - anzi a due - da parte degli allenatori direttamente all'arbitro, che fermerebbe il gioco, vivisezionerebbe le immagini e potrebbe magari rimediare a un suo errore e quindi a un torto conclamato.

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Var, novità in arrivo

Occhio, però, l’idea oggi è quella di introdurre l'utilizzo della tecnologia in campo per le federazioni più povere, quelle che non hanno le risorse per organizzare e implementare un sistema Var, considerato ancora uno strumento più avanzato (per numero di telecamere, circa 45, e uomini impiegati) rispetto a quello nuovo di cui stiamo parlando, già sperimentato con successo la scorsa settimana in una competizione giovanile (la Blue Stars/FIFA Youth Cup) a Zurigo.

Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha svelato la novità al congresso di Bangkok: «Abbiamo l’intenzione di sviluppare e migliorare il Var, che è stato già implementato da 65 Federazioni. È stata prodotta una tecnologia più basilare, con meno telecamere e senza la necessità di ufficiali di gara, per cui sarà più alla portata di tutti. Gli allenatori possono richiedere la revisione al monitor in due occasioni. I giocatori possono chiedere all’allenatore. Se la decisione iniziale viene modificata, non perdono la richiesta e rimangono ancora due slot a incontro».

LE POLEMICHE

Chissà se la soluzione a chiamata degli allenatori, o semplicemente challenge, già adoperata in diversi sport come il basket, il volley e il tennis, non possa essere introdotta insieme al Var in futuro, eliminando diverse polemiche in campo. La Lega Serie A l’aveva inserita fra le richieste in un documento, per esempio. Pensate se mercoledì sera Allegri avesse potuto richiamare Maresca al posto del distratto Var Marini sul contatto Hien-Vlahovic, un rigore sacrosanto non ravvisato nella sala di controllo. Si può sempre fare qualcosa in più per migliorare un meccanismo e non fornire ulteriori motivazioni a chi vuole smontarlo. Ci sono Paesi, come la Svezia, che per protesta hanno deciso di non adoperare più il Var e altri, come l'Inghilterra, che hanno indetto una votazione per decidere se continuare su questa linea in Premier oppure tornare indietro, come preannunciato dal Wolverhampton: «Il Var ha annichilito l'emozione del tifo». Coinvolgendo i beniamini giudicati nell’elaborazione di un verdetto, quindi con un nuovo approccio, forse sarebbe diverso.

GLI SVIUPPI

Intanto verranno valutati i risultati con le parti interessate e discussi i passi successivi del nuovo “Video Support”. Non c'è la possibilità per le leghe o le competizioni di richiedere di far parte della sperimentazione, al momento. Lo scopo è quello di raccogliere una prima serie di esperienze al fine di perfezionare i processi e il protocollo. Dopo la richiesta dell'allenatore, un operatore di replay garantirà che all'arbitro venga mostrato il filmato corretto. In pochi lo sanno, ma anche in Italia già esiste il nuovo strumento: «C'è una analoga sperimentazione nel Futsal, ovvero nel calcio a 5. Noi siamo pronti ad applicare tutte la legislazione della Fifa – assicura il presidente dell'Aia, Carlo Pacifici – e quindi non siamo né pro né contro. Per gli arbitri italiani è un momento positivo, nonostante tutte le pressioni. Rocchi sta facendo crescere tanti giovani. La chiamata degli allenatori in Serie A col Var non è ancora protocollabile, ma perché no? Noi l'accetteremmo, siamo favorevoli alla tecnologia, anche meno invasiva, semi-automatica, vedi il gol non gol e il fuorigioco». Le novità piacciono sempre in potenza e in principio. Poi quattro amici al Var tireranno fuori i perché e proporranno i però.

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