Atina, era ai domiciliari per stalking: rompe il braccialetto ed evade per perseguitare la ex: arrestato

Atina, era ai domiciliari per stalking: rompe il braccialetto ed evade per perseguitare la ex: arrestato
di Roberta Pugliesi
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Domenica 19 Maggio 2024, 07:05

Un incubo durato mesi per una donna che ha vissuto con la paura costante, perseguitata e stalkerizzata. Alla fine, il suo aguzzino dopo aver violato i provvedimenti emessi nei suoi confronti, tra cui anche quello del braccialetto elettronico che è riuscito a manomettere, è finito in carcere. Accade ad Atina dove una giovane donna è stata per diversi mesi vittima di stalking da parte del suo ex compagno, un trentaquattrenne del luogo. I carabinieri della stazione di Atina nell’ambito del contrasto ai reati previsti dal Codice Rosso, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Cassino nei confronti dell’uomo.

L’INDAGINE

L’intervento dei militari ha consentito di ricostruire esattamente come l’indagato, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con il divieto di avvicinamento alla ex compagna ed apposizione del "braccialetto elettronico" per condotte riconducibili al reato di atti persecutori, si sia reso recentemente responsabile di plurime violazioni delle prescrizioni imposte dal provvedimento. In particolare, è stato accertato, in conseguenza della rilevazione del braccialetto elettronico per la tutela delle vittime di violenza, che nella scorsa settimana l’uomo dopo avere rimosso il dispositivo che aveva indosso e violando il regime degli arresti domiciliari, si era recato nei pressi dell’abitazione dell’ex compagna nel tentativo di avvicinarla. Fortunatamente non era riuscito nel suo intento poiché la donna non era in casa. Ma cosa sarebbe potuto accadere se, invece, l’oggetto delle sue attenzioni ossessive fosse stata presente? Il 34enne, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Cassino a disposizione dell’autorità giudiziaria. Era l’8 marzo quando lo stesso trentaquattrenne venne arrestato a seguito di violazione alle prescrizioni imposte dall'ammonimento del Questore di Frosinone. Intento nella propria condotta persecutoria venne ammanettato dopo essere stato sorpreso sotto casa della malcapitata. In quell’occasione si scagliò anche contro i militari.

I PRECEDENTI

Sempre ad Atina altri due, negli ultimi due mesi i casi di stalking, il primo di un sessantenne “padre padrone“ responsabile della violazione al divieto di avvicinamento alla figlia. La malcapitata nel procedimento penale contro il padre, dopo averlo denunciato ed ottenuto, quale misura cautelare, il divieto di avvicinamento a tutela e protezione della propria persona, è dovuta ricorrere ben due volte all’aiuto dei Carabinieri che coglievano in flagranza di reato l’uomo già colpito da ammonimento del Questore. Ed ancora una 40 enne è stata condannata definitivamente ed arrestata per atti persecutori perpetrati tra il 2017 e il 2021 nei confronti dell’ex coniuge.

Infine c’è anche il caso di Arpino con una donna perseguitata anche mediante affissione di volantini e manifesti in paese da un settantenne di Frosinone. Mesi di persecuzione con lettere anonime, contenenti particolari intimi di una presunta relazione finita. Sia lanciate dal finestrino della sua auto in corsa sia affisse sui muri di edifici del centro storico. A seguito di accurate indagini, pedinamenti e riscontri con le telecamere di videosorveglianza è stato identificato e denunciato.

Roberta Pugliesi

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