Folgaria è la purosangue che fa di nuovo sognare l’ippica italiana. Ha appena vinto una corsa di gruppo a Newbury, le Fred Darling Stakes, prova di preparazione per le classiche sul miglio delle femmine di tre anni. Per Folgaria, che è imbattuta su sei corse disputate, cinque delle quali nel 2023 in Italia allenata da Stefano Botti, sembrerebbe destinata alla versione francese di questa classica, la Poule d’Essai des Pouliches in programma a Longchamp il 12 maggio.
La corsa
Il «Racing Post», considerato una specie di Bibbia dell’ippica internazionale, il giornale che la Regina Elisabetta consultava ogni mattina prima dei quotidiani politici e di aprire la «scatola rossa» che conteneva i documenti di Stato, ha dedicato un lungo articolo alla cavalla che è stata trasferita in Inghilterra presso l’allenatore Marco Botti, che è il fratello di Stefano e discendente da quella che è attualmente per numero e qualità di successi la Royal Family degli ippodromi d’Italia (la proprietà è della Sagam). «Folgaria ha il nome di un comune dell’Italia del Nord, con una famosa località sciistica e sembra destinata lei stessa vette considerevoli», ha scritto il «Racing Post».
I bookmakers inglesi hanno immediatamente tagliato la quota al betting della cavalla per la Poule d’Essai, abbassandola da 20 a 12 contro 1. A Newbury era offerta a contro 1 ed ha battuto la favorita Relief Rally che era data a 7 contro 4. In sella a Folgaria era la fantina Hollie Doyle, a riprova ancora una volta della parità donna-uomo nello sport dei cavalli.
Un tocco di sensibilità lo ha dato, subito dopo la vittoria, la moglie dell’allenatore, quando ha spiegato che «Marco è in Sardegna al funerale di Stefano Cherchi» che è il fantino italiano morto poco tempo fa in seguito a una caduta da cavallo durante la sua attività in Australia.