Il successo della Ryder Cup ha abbattuto un bel po’ di pregiudizi sul gioco del golf, ma la strada per demolirli tutti e avvicinare l’Italia a quei Paesi dove invece è disciplina diffusa e popolare è ancora lunga. Una delle strade maestre da percorrere è sicuramente quella della scuola, poiché il golf - sport adatto a tutte le età – ha nel proprio patrimonio genetico valori importanti per la crescita dei più giovani. Uno su tutti quello della lealtà. Nel golf, la figura dell’arbitro, è accessoria. È il giocatore a giudicare se stesso e – quando è il caso – a infliggersi penalità. Una grande scuola di vita.
Manassero vince il Jonsson Workwear Open, non vinceva dal 2013
Il progetto per inserire il golf nelle scuole
Il progetto
Le regioni coinvolte sono attualmente 17, ma presto diventeranno 19; le scuole passano da 58 a 63, le classi da 200 a 227, gli alunni da quasi 3500 a 4440, i circoli aderenti sono attualmente 31, da nord a sud. L’attività scolastica si svolge, in linea generale, secondo due modalità: 3 ore di lezione a settimana per ogni Istituto Scolastico, suddivise in un’ora a settimana per ogni singola classe, salvo accordi particolari, da compiersi nella palestra o in altro spazio della scuola.
In particolare l’accordo con la Regione Lombardia prevede anche, per gli alunni più meritevoli, un contributo economico che può arrivare al 70% della quota di iscrizione al Club dei giovani per l’avvio all’attività preagonistica.
Lara Magoni ha ricordato come i valori dello sport siano parte integrante dell’articolo 33 della nostra Costituzione, mentre Flavio Siniscalchi ha assicurato il sostegno governativo poiché l’intento del ministero presieduto da Andrea Abodi è quello di promuovere nuove discipline gratuite, offrendo a tutti gli alunni una panoramica più completa e accessibile delle opportunità sportive disponibili.