Dai tumori alle malattie cardiovascolari, l'importanza della prevenzione

Dai tumori alle malattie cardiovascolari, l'importanza della prevenzione
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 16 Aprile 2016, 16:00
LATINA - Diversi specialisti a confronto, la stessa conclusione: si vincono le malattie, dai tumori a quelle cardiovascolari, attraverso la prevenzione. E' quanto emerso nel dibattito organizzato dal comitato Fiuggi Anticolanum che si occupa raccolta fondi per l'acquisto di macchinari e campagne appunto di prevenzione. 

Dai rischi legati al gas radon - che ha una particolare incidenza sui tumori - affrontati dal medico di base Piera Muzzu Martis, all'illustrazione di ciò che si può fare nella vita di tutti i giorni per avere la meglio su malattie cardiovascolari e oncologiche che sono le due principali cause di morte in Italia, delle quali ha parlato l'internista del "Goretti" di Latina Valerio D'Alfonso, presidente del comitato.

Ancora l'intervento sulla prevenzione trattamento dei tumori dell'apparato digerente, della quale ha parlato il professor Sergio Alfieri del policlinico "Gemelli" di Roma, il quale ha ribadito "l'importanza di sottoporsi a screening, soprattutto se c'è familiarità per i tumori al colon e si hanno più di 50 anni ".

Fabio Ricci, senologo del "Goretti" e direttore clinico della Lilt, la Lega tumori di Latina, ha affrontato il discorso del tumore al seno ricordando come oggi si affronta questa patologia  rispetto al passato: "Siamo passati dal trattamento massimo tollerabile a quello minimo efficace". A Latina è ormai operativa la "breast unit" che riunisce più professionisti e sono da tempo attivati i percorsi del linfonodo sentinella e la chirurgia di un giorno per l'intervento al seno. Del ruolo della Lilt ha parlato, invece, Sandro Novaga che si occupa dei rapporti con gli enti.

Waldemaro Marchiafava, docente alla scuola di specializzazione di medicina legale a Tor Vergata e dermatologo ha sottolineato come ci sia un "ritorno" importante della sifilide, malattia che si immaginava sconfitta ma che invece ha fatto registrare un aumento del 458% di casi fino al 2005 ed ulteriormente cresciuta del 20% fino al 2014. "E' una patologia silente e particolarmente insidiosa, da considerare quando vediamo casi che spesso liquidiamo in altro modo". 

Nel suo intervento conclusivo D'Alfonso ha fatto un parallelo sull'importanza degli stili di vita "sia nella prevenzione dei tumori, sia in quella delle malattie cardiovascolari, i pazienti vengono e ci chiedono un farmaco, noi lo diamo anche, ma la cosa più importante era, è e resta nello stile di vita di ciascuno".

Fare attenzione al cibo, camminare o fare comunque attività fisica, avere uno stile di vita regolare. Sembrano cose banali, ma sono il primo passo per prevenire. 
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