Luca Sacchi, l'omicidio: dalla pista dello spaccio al ruolo della fidanzata Anastasia. Cosa successe nel 2019

L'omicidio avvenne il 24 ottobre 2019

Luca Sacchi, la ricostruzione dell'omicidio: dalla pista dello spaccio al ruolo della fidanzata Anastasia. Oggi la decisione sulle condanne
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Giovedì 16 Maggio 2024, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 16:04

È arrivato questa mattina in Cassazione il caso dell’omicidio di Luca Sacchi, con la richiesta della conferma della ondanna a tre anni per Anastasiya Kylmnyk per i soli fatti di droga, e un processo in appello bis per Paolo Pirino e Marcello De Propris, per rivalutare lo sconto di pena a loro accordato nel primo processo di secondo grado. Le indagini hanno fin dall’inizio avuto un andamento pieno di colpi di scena. Nelle prime ore di quel 24 ottobre 2019, quando si diffuse la notizia che qualcuno aveva sparato a un personal trainer di 24 anni all’esterno di un pub nella periferia di Roma (zona Appio-Latino), e che il killer avrebbe cercato di portare via la borsetta della sua ragazza, si è pensato a una semplice rapina. Gli sviluppi successivi hanno messo in luce una dinamica completamente diversa. 

La pista dello spaccio

A seguito della denuncia della madre di uno dei giovani che verranno poi condannati, Valerio Del Grosso, il ragazzo è stato rapidamente rintracciato e arrestato.

Del Grosso ha confessato, dichiarando che non voleva uccidere, ma ha aperto il fuoco in un momento di rabbia, per fare paura. Ha spiegato che non si è trattato di una rapina, ma di una compravendita di droga finita male. Nelle settimane successive viene arrestato per un’inchiesta sul traffico di stupefacenti Marcello De Propris, colui che avrebbe fornito il calibro 38 (appartenente al padre Armando, con precedenti per spaccio) a Del Grosso. A cascata il quadro si chiarisce, anche se resta sempre nell’ombra il ruolo di Luca Sacchi: alcuni testimoni dicono di aver visto Del Grosso e Pirino parlare con Luca e Anastasia, e di aver notato che nello zainetto rosa della ragazza c’erano mazzette di contanti.

Il processo

La procura, nel processo che ne è seguito, ha espresso la sua versione dei fatti. Il vero motivo del delitto resta poco chiaro. La famiglia di Luca ha sempre sostenuto che il ragazzo non fosse coinvolto nella compravendita di droga, che forse sapeva cosa faceva la ragazza e avrebbe cercato di proteggerla ma null’altro. Anche questo elemento resta ancora un mistero. Stando alla ricostruzione della procura, l’omicidio sarebbe maturato nell’ambito dell’acquisto di un carico di circa 15 chili di marijuana: ma i 70 mila euro pattuiti, custoditi nello zaino di Anastasiya – che probabilmente gli autori dell’omicidio volevano accaparrarsi senza consegnare la merce – non sono mai stati ritrovati. 

La condanna 

Il 22 marzo 2022, sono stati condannati dalla Corte di Assise di Roma i presunti responsabili dell’omicidio di Luca Sacchi 27 anni per Valerio Del Grosso, l’autore materiale, 25 anni a Paolo Pirino e Marcello De Propris. La procura aveva chiesto l’ergastolo per Del Grosso e 30 anni per Pirino e De Propris. Pirino avrebbe affiancato Del Grosso al momento dell’omicidio e De Propris avrebbe fornito l’arma del delitto. Una condanna ha colpito anche Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi: tre anni per violazione della legge sulla droga (la procura aveva chiesto 4 anni e 4 mesi). Sebbene parte lesa nell’indagine per omicidio, la ragazza è considerata responsabile, assieme ad altri, del traffico di stupefacenti che sarebbe stata l’effettiva causa del delitto. 

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