Ubaldo Manuali, parlano gli amici del netturbino accusato di stupro: «Spesso ci inviava foto che ritraevano parti intime di donne»

In base a quanto ricostruito dagli agenti del commissariato Flaminio Nuovo e dalla Questura di Viterbo, l'uomo avrebbe narcotizzato, stuprato e filmato diverse donne

Ubaldo Manuali, parlano gli amici del netturbino accusato di stupro: «Spesso ci inviava foto che ritraevano parti intime di donne»
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Martedì 14 Maggio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 08:28

«Due o tre volte mi ha inviato foto di parti intime di donne. Una volta, lo ricordo bene, c’era in primo piano il lato b». Un 65enne romano, amico di Ubaldo Manuali, racconta in aula di aver ricevuto foto di donne dal netturbino. Ubaldo Manuali è il netturbino romano finito a processo per violenza sessuale. Manuali, in base a quanto ricostruito dagli agenti del commissariato Flaminio Nuovo e dalla Questura di Viterbo, avrebbe narcotizzato, stuprato e filmato diverse donne. Avrebbe infatti prima utilizzato le benzodiazepine per farle addormentarle e poi avrebbe abusato di loro mentre erano prive di conoscenza. E poi avrebbe diffuso i video nelle chat degli amici. La chiave del meccanismo diabolico è stata trovata nei cellulari e sul pc che hanno permesso di risalire alle vittime. Il 59enne aveva conservato non solo tutte le chat, ma anche tutti i video e le foto fatte durante le nottate. Il modus operandi, a cui hanno fatto riferimento anche le ultime vittime che si sono presentate in commissariato a Roma, sarebbe uguale a quello svelato dall’inchiesta. Manuali abbordava le vittime sui social, mostrandosi simpatico e romantico. Alla prima uscita metteva in atto il piano.

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Le vittime

La prima vittima è una donna di Capranica che ha scoperto di essere stata violentata solo nel momento in cui è stata contattata dagli investigatori che l’avevano identificata tramite i video nel cellulare.

Ma a far scattare l’indagine è stata l’ultima vittima, quella che al risveglio ha trovato Manuali nel letto e ha capito che qualcosa non quadrava. «L’inchiesta ha spiegato l’ispettore del Commissariato Flaminio Nuovo al collegio - è iniziata il 16 gennaio 2023, quando siamo stati allertati dal personale dell’ospedale San Pietro. Dove era arrivata una donna positiva alle benzodiazepine». I poliziotti ricevuta la notizia di reato il giorno dopo si presentano a Riano nelle residenza di Manuali. «Abbiamo perquisito l’auto e la casa. Nella macchina abbiamo trovato una confezione di Lorazepan e a casa un’altra simile ma di un’altra casa farmaceutica. Abbiamo sequestrato anche telefoni e pc, dove sono state ritrovate centinaia di foto di donne, in atti sessuali. È stato impossibile identificarle tutte». Alcune di queste foto sono finite anche negli smartphone degli amici, a cui l’imputato le inviava. «Mi mandava messaggi - ha raccontato l’amico sulla sua situazione sentimentale. Ogni tanto mi diceva con chi usciva, se andava bene o male. E due o tre volte mi ha mandato foto più forti. Sessualmente esplicite. Erano foto delle parti intime di queste donne».

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