Terni. Movida, stretta del sindaco per la musica fuori orario: si rischia la chiusura del locale

Terni. Movida, stretta del sindaco per la musica fuori orario: si rischia la chiusura del locale
di Aurora Provantini
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Venerdì 3 Maggio 2024, 08:47

PALAZZO SPADA

Bomba sulla movida. L'amministrazione Bandecchi introduce la regola del «ti chiudo il locale se violi le norme sulla somministrazione della musica». Dal venerdì alla domenica se tutto va bene, altrimenti per 15 giorni. Un fulmine a ciel sereno per i titolari dei pubblici esercizi, che non hanno capito cosa potrebbe accadere loro da qui in avanti: «Stiamo cercando di interpretare i cambiamenti». «E ce li dobbiamo studiare bene, visto che sono già in vigore» - sottolineano due soci di un bar del centro, che sono venuti a sapere della nuova ordinanza per puro caso. La maggior parte dei titolari dei pubblici esercizi non era al corrente degli aggiornamenti. I più fortunati sono stati raggiunti da un invito a leggere un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook di Confartigianato Imprese Terni, ma nel tardo pomeriggio. L'associazione di categoria non ha potuto informare i suoi iscritti in tempo perché non c'è stata concertazione con Palazzo Spada. Le cose sono andate così: ieri il sindaco ha emesso un provvedimento e ieri le associazioni datoriali lo hanno recuperato dal sito del Comune, lo hanno confrontato con il precedente e hanno fatto una prima sintesi. Confartigianato non ha esitato a motivare ai suoi il ritardo nella comunicazione: «Il Comune di Terni ha emanato una ordinanza senza concertazione quindi riportiamo di seguito quanto possiamo desumere dal testo già in vigore». Le modifiche non sono tante. L'amministrazione comunale si adegua al nuovo quadro normativo per l'utilizzo di apparecchi e impianti di diffusione sonora nei pubblici esercizi ed in occasione dello svolgimento di spettacoli, replicando in gran parte quanto disciplinato nel 2011 dal sindaco Di Girolamo. Ma introduce sanzioni severe e chiusure. C'è una multa a chi pubblicizza (anche sui social) un evento musicale organizzato nel proprio locale (da 50 a 150 euro) e c'è lo spettro della sospensione dell'attività fino a 15 giorni in caso di reiterazione di violazioni sugli orari. Un esempio: potendo utilizzare la musica diffusa fino a mezzanotte, se si sfora anche solo di 10 minuti parte la multa, se si trasgredisce altre due volte nell'arco di 180 giorni il locale viene chiuso per due settimane. «Si specifica che la nuova normativa essendo stata emessa tramite ordinanza è immediatamente esecutiva avverte Confartigianato - pertanto si raccomanda la più stretta osservanza dei divieti, considerato l'inasprimento delle sanzioni».
L'invito è anche a controllare la data della "valutazione di impatto acustico" che ogni esercente deve tenere a portata di mano: «Devono essere rinnovate se emesse antecedentemente all'anno 2017». Ovvio (lo dice la legge) che a firmare il rinnovo dovrà essere un tecnico ambientale iscritto all'elenco nazionale Enteca, quindi bar e ristoranti si troveranno a spendere 700 euro per aggiornare le pratiche. Espressamente vietata, invece, la prassi di utilizzare apparecchi fissi per la diffusione di musica di intrattenimento verso l'esterno dei locali. Niente casse, solo strumenti che hanno la caratteristica di limitare la diffusione sonora nelle aree circostanti, altrimenti sanzione. E con tre sanzioni si chiude.

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