PERUGIA - «Ci siamo tolte un peso, non ci fa piacere, ma siamo state costrette dopo anni di violenze. Non è stato facile per noi. Neanche rivedere il posto dove abbiamo vissuto per 28 anni e da cui siamo dovute scappare, visto che lui non voleva andare via. Ma ora siamo pronte a una nuova vita».
Così al Messaggero commenta la ragazza 29enne che, insieme alla madre, ieri in aula ha ripercorso gli anni di violenze di cui è accusato un ex finanziere di 56 anni. Padre e marito, già sospeso dalle fiamme gialle anche per altri procedimenti a suo carico, ieri si sarebbe dovuto presentare davanti al giudice Emma Avella per ascoltare le due donne che a luglio scorso, dopo l'ultimo episodio, lo hanno denunciato e sono scappate via da Perugia. Prima gli insulti, poi, gli «atti di vessazione reiterata, consistiti in percosse, ingiurie, minacce, lesive dell'integrità fisica, della libertà, della vita di relazione delle stesse, tali da cagionare loro sofferenze e umiliazioni», come ricostruito dal pm Paolo Abbritti.