Le ultime due udienze della giornata Papa Francesco le ha lasciate per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, con il quale ha allacciato un rapporto umano consolidato e buono, e il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca. Inevitabile che con entrambi il tema affrontato abbia virato sul Giubileo che è alle porte e al quale il Pontefice ha dedicato anche la riflessione di fine anno, durante la celebrazione del Te Deum in basilica quando, rivolgendosi agli amministratori locali, si è chiesto se Roma sia effettivamente pronta per accogliere quello che sarà il più grande evento di massa degli ultimi tempi. Le stime che vengono fatte nella cabina di regia tra Italia e Santa Sede riguardano un flusso medio tra turisti e pellegrini di 30 milioni, presenze che vanno spalmate nei dodici mesi del 2025 ma che comunque rischiano di mettere sotto pressione alcuni settori strategici già congestionati, i trasporti, la viabilità, l'accoglienza, la sanità e, naturalmente, la sicurezza.
La questione dell'accoglienza per chi arriverà in Vaticano tra un anno e vuole vivere una esperienza di fede e spirituale per il Papa resta al centro della sua preoccupazione.
Papa Francesco è il primo che si chiede se Roma sia davvero pronta ad accogliere l'Anno Santo? Nella basilica di San Pietro, durante il tradizionale Te Deum di fine anno, davanti alle autorità, le risposte non sono sembrate essere particolarmente ottimiste. Ha fatto persino un esempio concreto rilevando carenza di decoro pubblico: «il fascino del centro storico di Roma è perenne e universale; ma bisogna che possano goderlo anche le persone anziane o con qualche disabilità motoria; e occorre che alla grande bellezza corrispondano il semplice decoro e la normale funzionalità nei luoghi e nelle situazioni della vita ordinaria, feriale. Perché una città più vivibile per i suoi cittadini è anche più accogliente per tutti».
La collaborazione e il clima di sostegno tra le due rive del Tevere per il grande appuntamento internazionale è massimo benchè vi sia la consapevolezza di essere partiti in ritardo, per una serie di motivi. «Sarà un anno intenso, di grande lavoro, che ci avvicina al Giubileo. Chiuderemo tanti cantieri, riporteremo il Trasporto pubblico di linea, dopo una parte di recupero dei disastri, a livelli accettabili» e su questo fronte «il primo intervento sarà sulla Metro B» ha assicurato in questi giorni il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, parlando in televisione. «Anche sui rifiuti è stato un Natale che è andato bene anche se non siamo soddisfatti mai perchè si può fare sempre meglio. Vogliamo completare la rivoluzione dell'efficienza portando un livello di pulizia sempre più ampio entro il Giubileo».
Papa Francesco scrive al Messaggero: «Dalla Città Eterna il messaggio cristiano»