Presidente Pepponi, come funziona il Cras?
«Partiamo da un punto: siamo diventati, pur operando in un centro per molti versi “giovane” un punto di riferimento per molti cittadini che vogliono prestare soccorso agli animali selvatici in difficoltà e costituiamo un indispensabile supporto alle amministrazioni pubbliche».
Quali sono le dotazioni del Centro?
«Abbiamo a disposizione un ambulatorio-sala chirurgia, voliere e box di riabilitazione e voliere e box di rilascio, una stanza immaturi, 1 box mammiferi, una stanza passeriformi, una stanza rapaci e gabbie esterne e pure un ambiente, unico nel suo genere, dedicato alla quarantena degli “ospiti” in caso di positività ad eventuali patologie o problematiche di particolare rilevanza come le infezioni aviarie».
Può spiegare le attività?
«Il Cras si occupa di accoglienza, accettazione, ricovero, cure veterinarie ed eventuali interventi chirurgici, alimentazione riabilitazione degli animali ricoverati e rilascio in natura di quelli riabilitati. Ma ci si occupa anche di attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, di educazione ambientale con le scuole e di tutto ciò che richiede la gestione di questo centro».
Parliamo di numeri
«Nel 2022 il Cras di Castiglione del Lago ha ricoverato in totale 785 animali, di cui 751 uccelli appartenenti a 57 specie e 36 mammiferi appartenenti a 4 specie. I ricoveri maggiori sono stati quelli relativi ai rondoni».
Cosa si deve fare se si trova un selvatico in difficoltà?
«La prima cosa da fare è segnalare e poi attenersi alle indicazioni per il suo trasferimento al Cras. Si deve evitare, come qualche volta accaduto, di portare a casa questi selvatici e di tenerli li per giorni. Così come si devono chiedere indicazioni specifiche sul tipo di alimentazione perché, sovente, pensando di fare bene si fanno danni anche irreversibili. Non va dimenticato che se non si rispettano i tempi giusti il soccorso si vanifica».
Quando il Cras riceve un animale selvatico cosa accade?
«Prima di tutto viene compilata una scheda su specie, luogo e modalità di ritrovamento. Poi si procede con la scheda veterinaria. Quando riceviamo un selvatico da soccorrere diamo corpo ad importanti collaborazioni con i cittadini e con Asl, carabinieri forestali, procure e amministrazioni locali. Proprio per questo, visto anche che il centro è aperto al pubblico che, negli orari previsti, può venire a visitarlo, facciamo appello a chi volesse diventare volontario. Le esigenze crescono così come cresce la necessità di buoni samaritani per i selvatici in difficoltà».
Chi volesse mettere a disposizione del tempo come vi può contattare?
«Semplicemente cercandoci attraverso la pagina Facebook “Lipu Umbria” dove si trovano tutti i riferimenti».
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