Simone Di Matteo premiato a “Segni di Pace” per la sua attività culturale a livello nazionale

Ogni anno, “Segni di Pace” sceglie una serie di candidati che promuovono la divulgazione di una cultura pacifica

Simone Di Matteo premiato a “Segni di Pace” per la sua prominente attività culturale a livello nazionale
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 13:45

Opinionista fuori dal coro, penna dalle mille sfaccettature e giornalista dalla produzione prolifica, Simone Di Matteo è noto al grande pubblico non solo per le sue opere letterarie e per i suoi articoli, ma anche per il suo impegno attivo in materia di questioni civili e sociali. Un’attività, quest’ultima, che la Cattedra della Pace, istituzione educativa a servizio delle Nazioni Unite nata per proporre nuovi linguaggi e forme comunicative della pace, ha voluto premiare con il Diploma “Segni di Pace”, onorificenza conferita a tutte quelle personalità che si adoperano per la ricostruzione di una società scevra da qualsiasi forma di violenza.

Ogni anno, infatti, “Segni di Pace” sceglie una serie di candidati che, al netto delle proprie possibilità e attraverso il proprio lavoro, promuovono la divulgazione di una cultura pacifica per attribuire loro un riconoscimento dal valore nazionale. Si tratta generalmente di religiosi, insegnanti, letterati, poeti e scrittori, avvocati, imprenditori e figure rappresentative del terzo settore impegnate nella salvaguardia dell’ambiente, nel volontariato sociale, nella tutela della biodiversità, nella lotta alle violenze e alle guerre, oppure nella cooperazione internazionale.

L’ultima edizione della manifestazione si è tenuta lo scorso 21 aprile ad Assisi dove, nella splendida cornice del Teatro degli Instabili, il coordinatore della Cattedra Renato Ongania, il Sindaco della città Stefania Proietti e il Presidente della regione Umbria Donatella Tesei hanno consegnato i vari titoli a chi, più di tanti altri, si è particolarmente contraddistinto. E tra questi non poteva di certo mancare Di Matteo.

«Giornalista e opinionista televisivo, - così la commissione lo ha presentato al momento della proclamazione - la penna di questo autore è una potente e delicata arma, capace di trasmettere il profondo sentimento di giustizia ed etica anche attraverso le sue irriverenti riflessioni, illuminando le menti e toccando le coscienze dei lettori con la sua eloquenza, a volte anche inesorabile». Tra i suoi progetti più recenti, in particolare, l’ex vincitore di Celebrity Chef ha prestato il suo volto e la sua voce alla nuova campagna di Rispetto per tutti gli animali, associazione senza fini di lucro che conta più di due milioni di utenti registrati e mira ad ottenere l’eliminazione di ogni forma di sopruso sugli animali, dell’attività venatoria sull’intero territorio italiano e sulla tutela della flora.

«Accolgo questo Premio con immensa gratitudine – ha dichiarato l’autore nei suoi ringraziamenti diffusi medianti i canali social ufficiali - conscio di vivere in un Paese dove c’è ancora molto da fare. Specialmente in tema di diritti». «Con le parole di frequente ci lotto, ma le mie battaglie non sono, non sono state, e non saranno certamente, nemmeno in futuro, degli scontri violenti. La violenza, Isaac Asimov insegna, è e resta l’ultimo, se non l’unico, rifugio degli incapaci. E nonostante sia un’utopia credere di poter cambiare il mondo da un giorno all’altro, il solo pensare di poterlo fare per me è già un gran bel passo in avanti», ha concluso.

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