Ita-Lufthansa, Bruxelles frena: più tagli alle rotte o niente ok

Nuova fumata nera dopo il vertice tra Vestager e il ministro Giorgetti: «Aspettiamo il verdetto»

Ita-Lufthansa, Bruxelles frena: più tagli alle rotte o niente ok
di Gabriele Rosana
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 06:15

Insufficienti. I tagli alle rotte promessi nelle scorse settimane e il faccia a faccia tra il ministro Giancarlo Giorgetti e la zarina della Concorrenza Ue Margrethe Vestager non bastano a superare le obiezioni della Commissione sulle nozze tra Ita Airways e Lufthansa. Ma il bilaterale strappa comunque una battuta di spirito al titolare del Mef, interpellato dai cronisti prima di lasciare Bruxelles: «È sempre complicato. Bisogna sempre avere tanta pazienza…». Che, si sa, non è infinita. E in questo caso ha pure una data di scadenza: entro e non oltre il 4 luglio.

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LE SCADENZE
La data ultima, cioè, per l’atteso responso Ue sull’acquisizione del 41% di Ita da parte del vettore tedesco, alla luce dei rilievi sugli effetti limitanti per il mercato del trasporto aereo europeo formulati sinora dai tecnici Ue e delle risposte condivise dalle due compagnie aeree.

Soluzioni che continuerebbero a non convincere l’esecutivo Ue, che sarebbe poi chiamato a difendere l’eventuale disco verde dai possibili ricorsi delle competitor davanti alla Corte di Giustizia Ue. Nel mezzo, il delicato appuntamento con le urne delle elezioni europee del 6-9 giugno (sabato 8 e domenica 9 in Italia). Al termine dell’Ecofin di ieri a Bruxelles, Giorgetti ha attraversato Rue de la Loi, la strada che separa il palazzo Justus Lipsius, sede del Consiglio, dal Berlaymont, il quartier generale della Commissione, per un incontro con Vestager. «Abbiamo chiarito la nostra posizione. Adesso aspettiamo il verdetto. Poi lo commenteremo», ha detto Giorgetti dopo il colloquio.

CORRETTIVI
I correttivi promessi da Lufthansa e dal Mef per rassicurare l’Ue rispetto alla temuta distorsione della concorrenza e al possibile aumento dei prezzi a danno dei viaggiatori, però, secondo quanto trapela da fonti europee vicine al dossier, sarebbero ancora lontani dal soddisfare le richieste inoltrate con lo “statement of objections” inviato a fine marzo. Ma la porta non è chiusa, dicono a Bruxelles: c’è ancora tempo, infatti, per le parti per apportare correttivi e sciogliere i nodi che ostacolano il sì della direzione generale Concorrenza dell’esecutivo Ue. E trovare una soluzione concordata. Settimane cruciali durante le quali, nel frattempo, l’esecutivo Ue condurrà il “market test” appena avviato, cioè una simulazione di mercato per valutare l'impatto delle proposte di Lufthansa e del Mef sull'equilibrio della concorrenza nei cieli europei. La settimana scorsa il Tesoro e la compagnia tedesca guidata da Carsten Spohr avevano presentato impegni aggiuntivi.

Misure che prevedono non solo la cessione alle rivali, low cost EasyJet in testa, di alcuni slot su Linate (22 tratte) per evitare una concentrazione sullo scalo milanese, ma pure la riduzione di una ventina di rotte che collegano l’Italia con l’Europa centrale (destinazioni verso cui operano altre controllate di Lufthansa come Austrian Airlines, Swiss Air e Brussels Airlines), anche in questo caso aprendo fette di mercato ai competitor. Fino al sostanzioso congelamento per due anni - novità dell’ultimo documento - dell’alleanza Ita-Lufthansa sui collegamenti transatlantici da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada. Si tratta di concessioni ulteriori che, viste dalla base di Francoforte, equivarrebbero a linee rosse difficili da oltrepassare. Con il rischio che a saltare non sia più solo qualche rotta, ma la stessa operazione.

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