Il Covid-19 non entra nelle scuole: su oltre 1.300 test sul personale nessun tampone positivo

Il laboratorio di Belcolle
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Mercoledì 2 Settembre 2020, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 19:30
Per ora le scuole possono tirare un sospiro di sollievo. A oggi, con oltre la metà del personale in lista che si è sottoposto ai test sierologici, solo una manciata è risultata positiva. Ma, eseguito su di loro il tampone, tutti hanno avuto un responso negativo. Significa che in passato sono entrati in contatto con il Covid-19 ma sono guariti.

Nello specifico, nel Viterbese sono 2350 le adesioni (su un numero stimato di 5600 figure professionali presenti negli istituti scolastici) alla campagna di screening voluta dalla Regione Lazio e attuata dalla Asl con un calendario preciso di esami scuola per scuola. Ebbene, a ieri erano 1.335 le prenotazioni (le restanti sono calendarizzate sino all’apertura dell’anno scolastico) e 1.312 i test eseguiti (solo in 23, quindi, non si sono presentati all’appuntamento). Sinora, meno di 10 tra docenti e personale Ata sono risultati positivi al sierologico ma, appunto, negativi al successivo tampone.

Intanto, la Asl resta in prima linea nella lotta al coronavirus e continua a investire in risorse umane e strumentali. In questa ottica, sono stati appena assunti con contratto libero professionale 3 medici che avranno il compito di rafforzare l’équipe del Toc, il team operativo coronavirus, nell’attività di contact tracing. Avranno cioè la responsabilità di ricostruire la rete dei contatti di quanti risulteranno contagiati, così da sottoporli al tampone (o alla sola quarantena, in base alle singole situazioni di rischio) e porre quindi un argine a un’ulteriore diffusione della pandemia. Un lavoro che nella Tuscia si sta rivelando cruciale, tanto che sinora solo pochi sono i contagi secondari rispetto al totale di quelli registrati da Ferragosto con l’ondata dei rientri dalle ferie.

Continua nel frattempo la corsa del virus: ieri, 3 nuovi casi scoperti dalla sezione di Genetica molecolare di Belcolle. I due di Viterbo sono legati allo stesso focolaio, scoppiato al rientro dalla Sardegna con dei giovani risultati contagiati e che nel frattempo hanno trasmesso il virus a parenti e amici. Al momento, il cluster conta 10 infettati. Il terzo caso delle ultime 24 ore riguarda un cittadino di Monte Romano che era rientrato dalle ferie nel sud Italia insieme ai 3 contagiati scoperti due giorni fa.

La buona notizia riguarda i 5 guariti (3 a Viterbo, 1 a Civita Castellana, 1 Nepi), dei quali 2 erano ricoverati a Malattie infettive e 1 nell’hospice di Nepi. Al momento, pertanto, delle persone ancora positive una sola è ricoverata nel reparto di Malattie infettive, un’altra in una struttura sanitaria extra Asl e 57 stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio. Crescono i tamponi: dall’inizio dell’emergenza, nella provincia di Viterbo ne sono stati effettuati 21711, 264 nelle ultime 24 ore. E le quarantene tornano a sfiorare le 300 unità: per ora, sono 298 i cittadini in isolamento domiciliare fiduciario. Prosegue nella Tuscia l’indagine di sieroprevalenza avviata dalla Regione Lazio, con 6399 test sierologici refertati e solo due tamponi positivi.
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