La ricerca si rivolge anche a laureati in medici e chirurgia iscritti all’ordine, non in possesso della specializzazione. Gli elenchi del personale saranno pronti per il 30 settembre. Medici, infermieri e assistenti che avranno il compito di gestire il ritorno sui banchi e il contenimento del virus in caso di positività tra alunni o personale, verranno contrattualizzati per un massimo di 34 ore settimanali per sei mesi, prorogabili in base all’andamento dell’epidemia. Il numero di quanti entreranno in servizio verrà definito in base al fabbisogno rilevato.
Ieri, intanto, dopo un giorno di tregua il virus è tornato ad alzare la testa: 3 i nuovi casi accertati di positività, rispettivamente a Viterbo, Civita Castellana e Soriano nel Cimino. Dei contagiati di ieri, 1 è legato a una persona la cui positività era gia nota, mentre 2 sono rientrate dal Brasile. Tutte stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio.
Aumentano, però, i ricoveri, saliti a 6: 4 pazienti sono nel reparto di Malattie infettive e 2 in una struttura sanitaria extra Asl. Per gli altri 68 contagiati non è stato necessario ricorrere all’ospedale. In totale, i dati aggiornati a ieri rivelano che dall’inizio della pandemia 562 tra residenti o domiciliati nella Tuscia si sono ammalati e 74 lo sono ancora (a questi vanno ancora aggiunti i due migranti del centro di accoglienza di Orte, positivi da oltre un mese).
Buone notizie, invece, per 3 pazienti che ieri hanno ricevuto il doppio tampone negativo e possono quindi considerarsi guariti. Si tratta di 2 persone di Vetralla e 1 di Tarquinia. Boom di tamponi lunedì: ne sono stati eseguiti 372, mai così tanti da Ferragosto. Il totale dei test dall’inizio dell’epidemia sfonda quindi abbondantemente quota 23mila (per la precisione, 23.313).
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