Chiusura delle scuole per i contagi, i colleghi bocciano Arena: «Non è la soluzione»

La sede dell'Orioli a Viterbo
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Lunedì 19 Ottobre 2020, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 21:20

Giovanni Arena ottiene l’unanimità: tutti i colleghi in disaccordo con lui. La proposta di chiudere le scuole secondarie per riattivare la didattica a distanza, non è piaciuta proprio agli altrii sindaci che, rispondendo alla richiesta del primo cittadino di Viterbo, ieri si sono collegati per la riunione virtuale in cui valutare le misure anti-Covid.

Già prima dell’incontro da remoto, erano piovuti i primi no. Come quello di Bagnoregio: “In questa fase, siamo contrari. Piuttosto credo sia quanto mai necessario rafforzare il trasporto pubblico Cotral che, invece di migliorare, peggiora” aveva annunciato sui social il sindaco Luca Profili. 

Soluzione bocciata dopo il confronto anche da Eugenio Stelliferi, primo cittadino di Caprarola: “Non abbiamo l’autorità per chiudere le scuole e applicare la Dad. Possiamo sensibilizzare i dirigenti per alternare la presenza in classe con le lezioni online, così da ridurre la presenza sui bus e nelle aule. Ma, semmai, solo per le superiori e come soluzione temporanea.

Non possiamo chiudere le scuole, il luogo più sicuro dove le regole vengono rispettate. Piuttosto, aumentiamo trasporti e investimenti sulle strutture”.

Stelliferi, che è anche consigliere provinciale delegato alla materia, oggi ne parlerà in sede di comitato per il dimensionamento scolastico. Niet anche da Nepi: “Per il nostro Comune si è collegata l’assessore alla Pubblica istruzione Giulia Perugini, la quale ha espresso la posizione contraria dell’amministrazione a questa ipotesi”, annuncia il sindaco Franco Vita.

Posizioni che hanno spinto Arena a un passo indietro. Oggi convocherà una riunione con dirigenti e ufficio scolastico provinciale per “incrementare, se possibile, l’alternanza tra attività didattica in presenza e a distanza. Questo consentirebbe la diminuzionedegli studenti negli istituti e sui mezzi di trasporto”, specifica. Una bella frenata rispetto all’annuncio fatto meno di 24 ore prima sulla chiusura delle superiori da lunedì.

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