Dal centro storico alle terme, passando per le fasce deboli: patto tra Comune, Cgil, Cisl e Uil

Il Comune di Viterbo
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Sabato 30 Maggio 2020, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 23:37
Da una parte il Comune, dall’altra Cgil, Cisl e Uil. Sul tavolo, la necessità di rilanciare l’economia nel capoluogo, già claudicante prima dell’epidemia e ora in ginocchio. Ed è con questo spirito che si sono incontrati ieri e hanno messo tutte le questioni in fila: un primo passo di un percorso che, nelle intenzioni di entrambe le parti, dovrà lubrificare gli ingranaggi della ripartenza. Ne è nato un protocollo d’intesa per «una gestione sostenibile della città, volta a un suo rilancio più attento alle esigenze della cittadinanza», raccontano i segretari Stefania Pomante (Cgil), Fortunato Mannino (Cisl) e Giancarlo Turchetti (Uil).

Lungo l’elenco dei temi su cui il sindaco Giovanni Arena si impegna ad agire, col coinvolgimento dei sindacati. Alcuni sono cavalli di battaglia: sviluppo e valorizzazione delle ex Terme Inps e di tutto il patrimonio termale locale; politiche atte a favorire la collaborazione tra il polo universitario e l'insieme del tessuto produttivo locale; azioni di prevenzione e contrasto all'evasione fiscale e tributaria; il recupero e la valorizzazione del centro storico; politiche abitative e per la mobilità cittadina, con particolare attenzione a studenti, lavoratori e pensionati; piano delle opere pubbliche, in un'ottica di sviluppo integrato e di reale esigenza del territorio.

Altri sono temi riportati in alto nell’agenda pubblica a causa della crisi in corso: disponibilità all'attivazione di tavoli di confronto in occasione di emergenze occupazionali, crisi aziendali o crisi economiche del territorio; prevenzione e contrasto della ludopatia e del gioco d'azzardo; politiche sociali di tutela delle fasce deboli (come un sistema tributario e criteri di progressività); politiche di bilancio improntate all'equità sociale e alla valorizzazione di servizi socialmente sostenibili e di agevolazione. Arena si è anche impegnato all'istituzione di tavoli di ascolto in materia di tributi locali, di lotta all'illegalità, di contrasto al caporalato.

Su queste tematiche, in base all’accordo di durata biennale siglato ieri, il confronto tra le parti sarà costante. “Abbiamo così gettato le basi di un sistema che, nel rispetto delle rispettive competenze, guarda con attenzione ai servizi, alle tutele sociali, allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio”, commentano i sindacalisti. Una collaborazione stretta, quindi, e operativa: il Comune si è impegnato a convocare Cgil, Cisl e Uil prima della chiusura del Bilancio. Decisione, questa, che rappresenta una novità a Viterbo. Ma i segretari gettano il cuore oltre l’ostacolo e vanno oltre: “Auspichiamo che tale iniziativa possa essere intrapresa in altre realtà comunali della nostra provincia”.
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