Afferra una ragazzina per costringerla a fare sesso orale, 71enne a processo per violenza sessuale. L’anziano viterbese il 18 gennaio del 2020 si sarebbe avvicinato a una 13enne e le avrebbe detto: «So che sei brava…, perché non me ne fai uno?». L’imputato non si sarebbe fermato ad attendere la risposta alla sua domanda, in pochi secondi avrebbe afferrato il braccio della ragazzina, che in quel momento era a passeggio sotto casa col cane, e l’avrebbe trascinata vicino a lui.
La scena è avvenuta in una strada del trafficato quartiere Pilastro, nel capoluogo. La violenza è stata scongiurata solo dall’arrivo della mamma della 13enne che, sentite le urla della figlia, è scesa in strada. La donna avrebbe assistito sia alla scena dell’avvicinamento che al momento in cui l’imputato cercava di strattonare la ragazza. La violenza sessuale non sarebbe stata consumata solo grazie alla madre, che scendendo tempestivamente in strada è riuscita a far allontanare l’uomo.
«L’imputato, secondo la Procura di Viterbo che ha portato l’anziano a processo davanti al collegio del Tribunale - avrebbe compiuto atti idonei diretti e in modo non equivoco a indurre la vittima a compere atti sessuali, abusando delle sue condizioni di inferiorità psichica».
Durante l’incidente probatorio, acquisito in fase di indagine, la ragazza ha ripercorso tutta la vicenda con l’aiuto degli esperti e di una psicologa. Nelle prossime udienze racconteranno quanto visto sia la madre che i carabinieri che hanno raccolto la denuncia. Mamma e figlia infatti, quel 18 ottobre di 2 anni fa sono subito corse a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. I militari hanno seguito le due donne e in poco tempo hanno identificato il 71enne viterbese, a cui la Procura contesta anche la “recidiva reiterata specifica e infraquinquennale” che in caso di condanna potrebbe far lievitare del doppio la pena.