Università, partono i lavori nel polo di via Palmanova: aule, laboratori e un auditorium

Il prorettore Unitus, Alvaro Marucci
di Carlo Maria Ponzi
3 Minuti di Lettura
Martedì 16 Febbraio 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 15:57

Ex Caserma Palmanova: al via i lavori per la demolizione e ricostruzione della postazione militare di via del Paradiso, canddata a potenziare notevolmente gli spazi per la didattica e per la ricerca e risolvere i problemi strutturali di aule, laboratori e studi nel polo dell’Università della Tuscia che ruota intorno al complesso monumentale di Santa Maria del Paradiso.

«Questa opera - annuncia con soddisfazione il rettore Stefano Ubertini - è il primo intervento edilizio di notevole rilevanza (circa 24.000 m3 e  4500 m2.) nell’ateneo dopo molti anni. A pochi mesi dalla concessione del finanziamento da parte del ministero dell’Università di quasi 3 milioni di euro, ai quali ne sono stati aggiunti altrettanti da parte dell’Ateneo, si passa ai fatti: la consegna dei lavori è stata fatta ieri e dovranno terminare entro la metà di giugno».

L’articolazione dei lavori è spiegata da Alvaro Marucci, docente di Scienze della Montagna, nella sua veste di prorettore: “«i procederà alla demolizione integrale della struttura esistente e alla completa ricostruzione dell’edificio mantenendo inalterate la volumetria e la sagoma esistenti, così come previsto nelle autorizzazioni ottenute dalla Soprintendenza e dal Comune di Viterbo.

Anche il nuovo edificio, quindi, sarà disposto su due piani: al piano terra verrà realizzato un auditorium da 460 posti, quindi in grado di accogliere eventi culturali anche per la cittadinanza viterbese;  due aule da circa 230 posti;  tre aule da 165 posti ed ampi spazi per gli studenti; al primo piano verranno inoltre realizzati studi, spazi per i dottorandi e gli assegnisti e spazi per il supporto alle attività economiche del territorio viterbese».

Tra gli interventi preliminari, prima cioè della demolizione del complesso, verrà eseguito il rilievo architettonico degli elementi più significativi ai fini della loro ricostruzione. «Su richiesta della Soprintendenza – prosegue Marucci - verranno eseguite le indagini archeologiche preventive ai lavori ed in particolare i rilievi topografici, le prospezioni geofisiche e l’assistenza archeologica ai lavori di movimentazione del terreno».

La previsione della modalità di intervento e relativa tempistica. «Il nuovo edificio – sottolinea il prorettore - verrà realizzato in tre lotti funzionali per la realizzazione dei quali saranno necessari 18 mesi ciascuno.

La demolizione e ricostruzione dell’intero complesso consentirà all’ateneo di avere un immobile completamente a norma dal punto di vista strutturale (nel rispetto delle norme tecniche per le costruzioni 2018), quindi antisismico, e molto avanzato dal punto di vista del contenimento dei consumi energetici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA