Nuova vita a Valle Faul con l'ex gasometro sede di Unindustria e punto di aggregazione

Il taglio del nastro
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Giovedì 17 Settembre 2020, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 20:09
Filippo Tortoriello, presidente di Unindustria Lazio, guarda il Colle del duomo dalla terrazza dell'ex gasometro restaurato e non può non concordare: «Sì, questa e la nostra sede più bella tra tutte quelle della regione». Splende al sole, nel giorno dell'inaugurazione, la nuova casa delle imprese viterbesi a Valle Faul. Un sito storico per la città, strategico per gli associati Unindustria. Ma soprattutto uno dei pochissimi, se non l'unico, fiore all'occhiello di un capoluogo fermo sulle gambe: di lavori pubblici o nuovi investimenti nemmeno il quanto basta di ordinaria amministrazione.

«Il recupero di questo edificio dimostra la capacità del sistema che fa capo a Unindustria di restituire alla città una struttura che era ormai caduta nel degrado», ha sottolineato il presidente Tortoriello rivendicando «l'attenta progettazione, che è alla base di ogni percorso positivo: è stato costante il dialogo con la Soprintendenza e il recupero si inserisce armonicamente nel paesaggio». Ancor più significativo l'intento di fare della sede «un punto di riferimento non solo per il sistema delle imprese, ma anche per la vita sociale e culturale di Viterbo. Siamo particolarmente orgogliosi di questa opera», ha aggiunto.

L'ex gasometro cittadino, chiuso nel 1974, è stato per decenni in preda al degrado. L'intervento di Unindustria, fortemente voluto sotto la guida dell'attuale presidente, restituisce al capoluogo «un complesso che, a partire dall'auditorium interno, è a disposizione delle imprese e della città. Si tratta di un intervento di recupero industriale capace di fornire nuova linfa al tessuto sociale ed economico locale, inserendosi nel programma di riqualificazione che ha interessato in tempi recenti l'intera Valle Faul», sottolineano gli imprenditori.

Alla cerimonia di ieri era presente il vertice di Unindustria, con Stefania Palamides presidente di Viterbo, l'assessore regionale alle Attività produttive, Paolo Orneli; quello alle Politiche sociali, Alessandra Troncarelli; il sindaco Giovanni Arena; Pietro Nocchi, presidente della Provincia; il prefetto Giovanni Bruno; Il questore Massimo Macera; il rettore dell'Università della Tuscia, Stefano Ubertini; Maria Rosaria Covelli, presidente del Tribunale; il vescovo Lino Fumagalli. Non mancavano Angelo Camilli, futuro presidente Unindustria, e Sergio Saggini che guiderà l'area territoriale di Viterbo.
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