Saldi, oggi partenza anche nella Tuscia con una incognita: la paura dei contagi

Saldi, oggi partenza anche nella Tuscia con una incognita: la paura dei contagi
di Luca Telli
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Mercoledì 5 Gennaio 2022, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 15:52

Corsa del contagio e aumento dell'inflazione minano la fiducia dei consumatori, tanti i dubbi legati ai saldi invernali che iniziano oggi nonostante previsioni di spesa incoraggianti. Secondo le stime elaborate da un'indagine Confesercenti condotta su un campione di consumatori infatti l'importo medio destinato agli acquisti (soprattutto abbigliamento, casa e beauty) dovrebbe oscillare tra i 120 e i 150 euro a persona, in rialzo rispetto allo scorso anno.

Rialzo che potrebbe rimanere però confinato sulla carta, congelato dalla crescita dei costi di alimentari, luce e gas che erodono il bilancio delle famiglie. Un effetto depressivo, quello generato dai rincari, non ancora quantificabile ma sufficiente per accendere preoccupazioni nei commercianti dopo un Natale al di sotto delle attese. Pochi quelli che si aspettano una spinta dai saldi che negli ultimi dieci anni hanno registrato una lenta ma costante perdita di interesse da parte dei clienti, con un calo del volume d'affari quantificabile in circa il 30%; crollo responsabile del quale è, almeno in parte, una normativa su scontistica e promozioni obsoleta e inefficace ad equilibrare quello che, a tutti gli effetti, si è trasformato in un mercato globale.

«I saldi non esistono - più commentano in coro alcuni commercianti del centro storico - ma ormai siamo ostaggi di offerte continue e di svendite anticipate che deprezzano la merce limando il margine di guadagno».

Il riferimento è alla bulimia di promozioni a cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio dal Black Friday di novembre che si protrae sempre più arrivando ormai ad una settimana, a meno di un mese dal Natale.

Problema che tiene ostaggio della grande distribuzione soprattutto i negozi del centro storico chiamati a far fronte, in questo momento, anche alla bomba innescata dalla pandemia e dalla paura del contagio con la curva che ieri ha toccato il suo record storico nella Tuscia. «La variante Omicron rischia di incidere fortemente sugli acquisti nel nostro territorio afferma Vincenzo Peparello, presidente Confesercenti di Viterbo e la speranza è che le previsioni sulla spesa vengano confermate e che ad essere preferititi siano i negozi di prossimità. La pandemia ha messo a dura prova tutto il commercio al dettaglio e l'abbigliamento in particolar modo».

L'invito a preferire i negozi di vicinato arriva anche da Lina Novelli, presidente provinciale della Fismo di Viterbo, che spiega: «I saldi costituiscono un momento importante soprattutto in questo frangente perché possono favorire una ripresa per un ritorno alla normalità in particolare nel Viterbese».
 

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