Merlani: «Enogastronomia, Tuscia sempre più protagonista a livello nazionale»

La manifestazione "Assaggi"
di Simone Lupino
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Mercoledì 28 Dicembre 2022, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 11:37

Presidente Merlani (Camera di commercio), l’anno si chiude con il segno "+": Viterbo quarta per crescita di reddito delle famiglie. Continuerà così?
«Sarà difficile poter confermare questa crescita, sia perché tecnicamente parliamo anche di un rimbalzo, vista la debacle del 2020 con il Covid, sia perché le problematiche all’orizzonte, prima tra tutte quella energetica, ma segnalerei anche le problematiche connesse con il superbonus edilizio, non fanno prefigurare grandi risultati economici per lo meno a breve termine».
Uno dei settori a segnare il passo è stata l’agricoltura, che però quest’anno ha dovuto fare i conti con la grande siccità, quanto peserà?
«Per alcune colture, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, la stagione si è fatta sicuramente sentire, per altre meno. Quello che abbiamo osservato è che la professionalità crescente delle nostre imprese riesce, più che in passato, a mitigare gli effetti negativi del clima avverso. La coltura della nocciola, anche considerando il peso importante che rappresenta, è quella che effettivamente sembra aver accusato la peggiore performance, soprattutto in termini di resa».
Primo salone dell’Agroalimentare, l’evento si ripeterà nel 2023?
«Il successo di Assaggi è stato indiscutibile, obbligatorio continuare su questo percorso che mira a mettere al centro dell’enogastronomia regionale la Tuscia, che si sta ritagliando uno spazio importante anche a livello nazionale. Coniugare l’aspetto enogastronomico con quello più prettamente turistico è da sempre un nostro pallino e questo progetto rappresenta pienamente questo percorso aiutato dalla crescita evidente dei nostri imprenditori».
Gli effetti prodotti dal caro energia hanno colpito un po’ tutti. Come si è adattato il mondo produttivo?
«Devo dire che a giudicare dai dati l’effetto tsunami ancora non si è visto e speriamo che non lo vedremo, nei primi 9 mesi dell’anno il numero delle imprese iscritte al Registro è leggermente aumentato e dalle prime stime anche i fatturati mediamente non sembrano averne risentito molto. Certo che i margini si stanno riducendo e la crescita dei prezzi, non solo quelli energetici, e adesso anche del costo del denaro rappresentano due questioni preoccupanti nel breve termine. Soprattutto alcuni settori, non solo quelli energivori, ma penso anche a quelli collegati all’ospitalità, sono quelli che rischiano di avere i maggiori contraccolpi».
Per la Trasversale il 2023 potrebbe essere l’anno buono…
Speriamo, ma direi che siamo sulla strada buona, rimango convinto che pur non rappresentando una panacea è un’infrastruttura che porterà un aumento di visibilità e di competitività del nostro territorio e delle nostre imprese».
Gas a prezzo calmierato per imprese energivore ed il recente accordo sul price cap dell’Unione Europea potranno aiutare la Tuscia, pensando al distretto della Ceramica?
«Sicuramente questi due provvedimenti possono essere un aiuto ed una barriera alle esagerazioni della speculazione, particolarmente per un settore comunque robusto che sta avendo ottimi riscontri sia sul mercato interno che quello estero, dopo alcuni sbandamenti in estate con i prezzi del gas a livelli record, i segnali che ci arrivano sono comunque di tenuta di un comparto che proprio grazie al mercato, ma anche alle attenzioni governative, possa comunque minimizzare gli effetti del caro energia, per lo meno sul fronte produttivo ed occupazionale, certo è che probabilmente i margini ne risentiranno».
A breve si svolgeranno le elezioni regionali. Su cosa chiedete attenzione ai candidati?
«L’attenzione al mondo produttivo, non solo con politiche di tipo espansivo ma anche e soprattutto sul fronte della semplificazione amministrativa».

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