Viterbo, la strada per la città del turismo è in salita: mancano strutture e posti letto

Viterbo, la strada per la città del turismo è in salita: mancano strutture e posti letto
di Luca Telli
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Mercoledì 1 Marzo 2023, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 17:29

Viterbo città turistica, senza investimenti il piano rischia di naufragare prima di iniziare. A fronte di un interesse crescente verso il territorio, «le presenze sono in aumento di anno in anno» spiega il presidente di FederAlberghi Luca Balletti, mancano strutture e posti letto. Un problema che lo scorso 7 febbraio, in occasione della presentazione della candidatura della città a capitale europea della cultura 2033, era stato sollevato dall’assessore alla bellezza Vittorio Sgarbi che proprio nella fragilità del sistema alberghiero indicava (dicendosi comunque speranzoso di migliorie) uno dei possibili ostacoli alla corsa.

«Una criticità diffusa, che non è solo della città di Viterbo ma di tutti i centri che stanno registrando una crescita turistica significativa – spiega Balletti – per la quale non esiste una soluzione a stretto giro». Immediati sono solo gli effetti negativi che si traducono in termini di capitali economici potenziali dispersi. Ad essere più colpito da questa situazione è infatti il turismo organizzato, quello che si muove in comitiva (da 15 persone in su) tendenzialmente meno incline alla spesa rispetto a quello di coppia ma importante vettore pubblicitario fondamentale per la crescita del territorio, non assorbile dai bed and breakfast né delle case vacanze; un turismo che, per penuria di strutture, quindi si perde con la sola eccezione di una piccola parte dirottata, specie durante l'alta stagione, dai tour operator in altri centri della provincia (soprattutto Bolsena).

«Districarsi in questa situazione non è semplice – continua Balletti -.

La soluzione del problema è legata alla costruzione di nuovi alberghi che non è una cosa da ridere. Le spese da sostenere sono ingenti, dietro ad un’operazione del genere la riflessione è lunga». 

Attrarre capitali, specie in una provincia come Viterbo che risente di un sistema infrastrutturale fragile con collegamenti ferroviari e stradali disastrati, non è missione facile: «ma una via, sebbene lunga e con una serie di punti interrogativi – secondo Balletti – potrebbe esistere». 

La scommessa del presidente di FederAlberghi è legata alla costruzione di quello che chiama un «circuito culturale e turistico». Di cosa si tratta? «Di rendere più attrattiva la città, di potenziare l’aspetto sociale sullo sfondo delle bellezze architettoniche e paesaggistiche. Mi spiego meglio: mostre, manifestazioni, fiere. Bisogna sforzarsi di mettere in piedi tutto ciò che in grado di attrarre un alto numero di persone». Persone che significa anche una potenziale necessità di camere per il soggiorno tale da giustificare l’investimento. 

«Ogni imprenditore è contrario ad un salto nel vuoto: nell’investimento deve vedere un guadagno. Ecco, riuscendo ad alzare le presenze e l’attenzione sulla città aumentano le possibilità di attrarre capitali. È una strada lunga ma, forse, la più percorribile. Se anche i posti letti poi restassero gli stessi la città ne uscirebbe migliorata».

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