Ferragosto, la Tuscia fa il pienone di visitatori. Ma senza stranieri

Palazzo dei Papi
di Luca Telli
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Lunedì 17 Agosto 2020, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 19:37
«Un'ondata del genere non ce l'aspettavamo. Rispetto allo scorso anno nei giorni di Ferragosto abbiamo registrato 1500 persone in più». Sorride Bruno Blanco, archeologo del gruppo Archeoares che gestisce il polo museale Colle del Duomo. Se sia una parentesi felice o l'inizio della ripresa è presto per dirlo.

«In mezzo c'è l'incognita contagi e uno spauracchio che striscia tra i mesi autunno invernali quando la pandemia, che accelera in Europa, potrebbe rialzare la testa anche qui», continua Blanco. Ma per ora va bene così. Viterbo e la sua provincia hanno fatto il pieno durante Ferragosto.

Solo il 5% gli stranieri, «la maggior parte viene da Lombardia, Piemonte, Toscana e Lazio - dice Blanco mentre snocciola dati . E se nelle prossime settimane il trend dovesse essere confermato, anche parzialmente, agosto 2020 potrebbe segnare un +60% di presenze rispetto al 2019». Biglietti staccati che diventano scontrini al bar e nei ristoranti, cartelli al completo' comparsi su parecchie vetrine e più 20% in media in questo ponte dominato, in termine di presenze, da Civita di Bagnoregio in dieci anni diventato baricentro turistico della Tuscia.

«15mila presenze nel corso del week end, 4mila solo il 15 - commenta il sindaco Luca Profili -. Dal primo agosto i turisti italiani sono cresciuti di quasi 31mila unità. Se siamo soddisfatti? Il confronto con lo scorso anno parla di 5000 visitatori in più: con una pandemia che ancora morde stiamo reagendo bene». E bene, dopo un aprile di erbe amare e un maggio passato a camminare nel deserto, sta reagendo il litorale.

Bene Montalto e la frazione di Pescia Romana, la parte del leone la recita Tarquinia lido: nei 3 giorni di ponte la app In spiaggia' ha memorizzato quasi 20mila prenotazioni lungo i 21 km di costa da Sant'Agostino al Voltone, nei pressi di Marina Velka. Numeri ai quali vanno aggiunti quelli degli stabilimenti, esauriti quasi completamente a differenza dei ristoranti: in deficit di sedie e tavoli, introvabili senza prenotazione. Il ponte di Ferragosto ha portato un sorriso anche nell'area che più ha accusato il colpo: Bolsena.

Se Civita di Bagnoregio è stata infatti la prima a uscire dalla melma del Covid, Bolsena è quella che accuserà il rosso maggiore svuotata dalle assenze dei turisti tedeschi e olandesi. Un salto nel vuoto sotto il quale agosto, in silenzio, ha tessuto una rete di salvataggio dalle fibre sottili ma in grado di attutire il colpo. La crescita dalla componente italiana, vista ancora di più nell'ultimo weekend, aumenterà la possibilità di sopravvivenza di tante imprese. Unica nota negativa del week end, gli assembramenti e i pochissimi controlli sul territorio.

Impossibili, per scarsità di risorse umane da mettere in campo, da fare e affidati per forza di cose al senso di responsabilità del singolo chiamato a fare la sua parte oggi per non tornare, colpevolmente, sui balconi a strimpellare canzoni.
 
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