Truffa milionaria e riciclaggio, al via il processo per "collaboratore" dei Fasciani e Casamonica

Polizia
di Maria Letizia Riganelli
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 11:22 - Ultimo aggiornamento: 13:09

Truffa milionaria e riciclaggio, al via il processo per Riccardo Radicchi. Il 44enne di Monterosi, considerato un collaboratore dei clan malavitosi romani, sarebbe stato la mente di una maxi truffa in cui sono cadute vittime almeno 12 persone. Il processo, davanti al collegio del Tribunale di Viterbo, vede imputate anche altre 9 persone. Dalla moglie di Radicchi ai suoceri, per passare a tutte le pedine che facevano parte del maxi raggiro orchestrato dal 44enne di Monterosi, detenuto a Rebibbia da quasi due anni.

I fatti si sarebbero accaduti tra il 2018 e il 2019, due anni prima dell’applicazione della corposa misura di prevenzione personale e patrimoniale dal valore di 3 milioni di euro eseguita sui beni di Radicchi. Misura che deriva proprio dalle indagini relative alla truffa milionaria e al riciclaggio per cui è a processo. La misura è diventata definitiva, dopo che anche la Cassazione si è espressa in merito. In particolare al Radicchi è stata sequestrata una villetta a Monterosi, conti correnti, gioielli e mezzi. Secondo gli inquirenti, che lo hanno portato davanti al collegio del Tribunale di Viterbo per truffa e riciclaggio, Radicchi sarebbe legato a doppio filo a note famiglie malavitose della Capitale, in particolare i Vadalà, i Fasciani e i Casamonica.

In base a quanto ricostruito dagli inquirenti Radicchi avrebbe messo in atto una truffa da quasi 3 milioni di euro.

In particolare il 44enne e i suoi soci facevano sottoscrivere un contratto di associazione partecipazione con una srl che investiva in orologi e preziosi tramite la partecipazione ad aste su tutto il territorio nazionale. I finanziatori erano allettati ad entrare in affare in quanto veniva prospettato loro un utile a cadenza mensile o entro un tempo determinato, in misura pari al rapporto tra capitale investito e apporto versato, in ogni caso non superiore al 100-110% annuo della somma investita e garantendo comunque la restituzione dell’intero capitale versato con polizze fideiussorie prive di qualsivoglia affidabilità poiché da una società dotata di un capitale di valore irrisorio e inidoneo a garantire l’obbligazione apparentemente assunta che le vittime sottoscrivevano.

Alcune vittime avrebbero versato fino a 400mila euro a Radicchi senza aver mai avuto niente indietro. I coniugi di Monterosi e i suoceri rispondono anche di riciclaggio per aver impiegato il denaro ottenuto illecitamente dalle vittime per l’acquisto della villetta a Monterosi (sequestrata dagli inquirenti) in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza del denaro. Il processo entrarà nel vivo il prossimo 28 novembre con i primi 5 testimoni.

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