Tosap per bar e ristoranti, una proroga all'esenzione del pagamento «è possibile»

Tosap per bar e ristoranti, una proroga all'esenzione del pagamento «è possibile»
di Luca Telli
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Venerdì 11 Febbraio 2022, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 10:26

Esenzione dal pagamento della Tosap per bar e ristoranti, coi loro tavolini all'aperto, e per gli ambulanti: una proroga oltre il 31 marzo è possibile. Scaduti i termini della copertura finanziaria prevista dalla legge di Bilancio, attraverso la quale lo scorso dicembre il governo aveva esteso ai primi tre mesi del 2022 lo stop al versamento della tassa di occupazione del suolo pubblico impegnandosi, con 82,5 milioni di euro a ristorare le casse comunali, è nei poteri del Comune intervenire.

Nel caso di Viterbo, del commissario straordinario Antonella Scolamiero che, dopo la nomina successiva alle dimissioni dei consiglieri e alla caduta del governo Arena, ha ereditato fino alle elezioni i poteri di giunta e consiglio comunale. «Il commissario ha tutti i poteri per poter intervenire su questo aspetto - dice Giulio Marini, ex sindaco e già capogruppo di Forza Italia nel consiglio decaduto - e in questo caso può decidere di prolungare l'esenzione. Anche perchè sarà il commissario a redigere il bilancio comunale per quest'anno».

Servirà un'attenta valutazione. Ogni possibile intervento passa dall'inserimento di un capitolo ad hoc nel prossimo bilancio e dalla copertura finanziaria, per evitare sforamenti o buchi conyabili. Una proroga che secondo il segretario provinciale di Azione, l'ex consigliere di minoranza Giacomo Barelli, «andrebbe ad accogliere le richieste degli imprenditori del commercio ambulante e del settore della ristorazione che, da settimane, sottolineano la scarsa opportunità di reinserire la tassa».

Visto il quadro di difficoltà economico creato dall'azione congiunta di pandemia e aumenti dei costi di energia e materie prime.

Decidere i termini della sospensione, fino a quando cioè dovrà essere garantita la copertura per l'esenzione dal pagamento, non è semplice. Una chiave di lettura, insieme a tempi e modi di intervento, prova a darla ancora Barelli: «Un primo intervento potrebbe interessare i prossimi tre mesi, fino al 30 giugno. La palla poi passerebbe alla giunta - spiega - che si insedierà dopo le elezioni e alla quale spetterà decidere come e se agire».

Secondo Barelli la via maestra per aiutare le aziende a superare lo scoglio passa, anche, da un'ulteriore proroga: «Le difficoltà delle imprese sono evidenti e vanno messi in campo tutti gli strumenti a disposizione per garantirne tutela e sopravvivenza. Io estenderei l'esenzione fino a fine 2022. I numeri ci dicono che l'epidemia sta regredendo, ma si sta rafforzando l'emergenza economica e non si può fare finta di niente».

Sulla sostenibilità economica della manovra Barelli è fiducioso: «Bisognerà per forza tagliare da qualche parte perché c'è l'esigenza di mantenere in ordine le casse comunali, ma una soluzione può essere trovata».
 

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