Due milioni di euro investiti per migliorare lo stabilimento comunale, più tre ancora da spendere. Il patron delle Terme dei Papi, Fausto Sensi, chiede però al Comune di garantirgli lo stesso quantitativo di acqua di cui ha bisogno per funzionare: 35 litri al secondo. Un’indicazione arrivata da uno studio che lo stesso palazzo dei Priori aveva chiesto all’Università della Tuscia.
Terme dei Papi, seconda piscina, nuovo look e altri 3 milioni da investire. «Ma ci servono 35 litri»
La risposta dell’assessore Claudio Ubertini? Non c’è. I fatti. C’è una proposta di deliberazione del consiglio comunale che risale ormai al 2 febbraio: è il contratto di subconcessione mineraria predisposto dal predecessore di Ubertini al termalismo, Enrico Maria Contardo. Non è stato ancora firmato proprio perché non si raggiunge l’accordo sull’acqua.
Logico e doveroso chiedere a chi gestisce la partita: Ubertini, nel frattempo subentrato a Contardo. Assessore, cosa ne pensa? «Non ho dichiarazioni da rilasciare, voi pensate di fare gli articoli sul giornale – attacca - solo quando ci sono le polemiche?». Veramente la situazione si trascina da cinque mesi e ovviamente Il Messaggero ha riportato le parole della stessa persona con cui l'assessore dice di sentirsi spesso: Sensi.
Ma un amministratore come Ubertini non risponde a un giornale, ma ai cittadini che lo hanno votato. E pure a quelli che non lo hanno fatto. Soprattutto, risponde a chi pone il problema: il gestore dello stabilimento, che – va ricordato – è di proprietà del Comune, dà lavoro a 200 persone e tocca uno dei pochi settori da annoverare tra quelli trainanti nella difficilissima situazione economica in cui si trova la città.