Bullicame, dopo le proteste il Comune assicura: «Per i lavori abbiamo tempo tre mesi da oggi»

Bullicame, dopo le proteste il Comune assicura: «Per i lavori abbiamo tempo tre mesi da oggi»
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 26 Novembre 2020, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Da un anniversario a un countdown. Nel giorno in cui si festeggiano i sei anni dal prosciugamento della callara parte anche il conto alla rovescia per farla tornare ai fasti di un tempo. «Martedì ci sono stati consegnati gli ultimi documenti, i tre mesi per chiudere il pozzo San Valentino cominciano dunque adesso»: l’assessore Enrico Maria Contardo fa il punto della situazione, dopo la protesta di ieri dell’ex presidente dell’associazione Il Bullicame, Giovanni Faperdue, che si è incatenato alla porta del sito.

Bullicame, oggi la "festa" dei sei anni di agonia: Faperdue si incatena al cancello

Il 25 novembre del 2014 la Gestervit eseguiva lavori non autorizzati sul pozzo, facendo collassare la callara. E oggi? «Abbiamo finanziato il ricondizionamento del San Valentino e anche delle Zitelle – dice Contardo – rispettivamente con 160 mila e 200 mila euro. Domani in commissione e lunedì in consiglio arriverà la variazione di bilancio, dove c’è la copertura finanziaria per questi due interventi. I progetti sono stati già autorizzati dalla Regione».

Il Comune ha chiesto alla Gestervit una serie di documenti inerenti ai lavori di chiusura «arrivati martedì via pec, tra cui la fideiussione da 100 mila euro per eventuali danni. La società è pronta a intervenire – spiega Contardo - ma noi i soldi li mettiamo lo stesso, perché se poi per qualsiasi motivo si tira indietro, come successo in questi sei anni, restiamo noi col cerino in mano».

La Gestervit era pronta due settimane fa, «l’abbiamo fermata noi perché mancavano questi documenti. Questo è il momento giusto per intervenire, perché causa Covid il settore è bloccato. Appena chiuso il San Valentino faremo immediatamente il bando per l’assegnazione del Sant’Albino: se come l’altra volta parteciperà solo la Gestervit, non avendo più contenziosi con l’amministrazione potrà riavere l’acqua termale per le Terme Salus».

Tempi? «La Regione Lazio ci ha dato tre mesi dal momento in cui è completa tutta la documentazione, quindi per noi partono ora. Se dovessimo fare noi l’intervento, è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche nel 2021: si farà dopo la Befana. Siamo alla fine di un calvario durato sei anni». Subito dopo partiranno le verifiche sugli effetti che la chiusura porterà al Bullicame, «e sempre nei primi mesi del 2021 chiuderemo le Zitelle, terminando un percorso iniziato 14 anni fa. C’è anche il progetto per portare l’acqua da lì alle ex Terme Inps con una condotta da 1.600 metri, su cui la Regione Lazio è d’accordo: farà una variante al piano regolatore – conclude Contardo - per consentire il passaggio».

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